L’erede di Michael Schumacher? Esiste, ma non è Mick. Un grande esperto di Formula 1 non ha dubbi a indicare un solo nome
Il giochino va avanti da anni, sia tra gli addetti ai lavori che tra i tifosi. Perché nessuno ha dubbi sul fatto che Michael Schumacher abbia riscritto la storia della Formula 1 e forse non ce ne sarà un altro come lui. Ma anche se Lewis Hamilton è riuscito a pareggiare i suoi titoli il vero erede è un altro.
Almeno, coì la pensa uno che frequenta il mondo della F1 da una vita e ha tutti gli elementi per giudicare. Franz Tost, team principal della scuderia che ua volta si chiamava Toro Rosso e da tempo è diventata AlphaTauri non ha dubbi se deve indicare un erede del campione tedesco. Non è suoi figlio Mick, che ancora deve dimostrare tutto, ma Max Verstappen.
Il campione olandese è ancora giovane, con 25 anni da compiere, eppure in bacheca ha già un titolo mondiale ha vinto 28 gare. Ma ha anche una determinazione feroce, quella di chi sa di poter fare sempre la differenza come sta succedendo in questa stagione. E Tost non ha nessun dubbio se deve dare un giudizio su di lui.
L’erede di Michael Schumacher? Franz Tost non ha dubbi nemmeno sul suo vero rivale
Franz Tost ha cominciato a lavorare con lui alla Toro Rosso, ma in realtà lo ha cominciato a conoscere molto prima come ha confessato alla testata tedesca F1-insider.com: “La prima volta che l’ho visto era al Nurburgring e correva nei kart. Mi ha ricordato immediatamente Michael Schumacher, perché era molto evidente il fatto che ci trovavamo davanti ad un talento enorme”.
Qualche tempo dopo hanno cominciato a lavorare insieme e Tost ha avuto la conferma che il suo giudizio non era sbagliato: “Nelle prime gare ha avuto qualche incidente di troppo, mi viene in mente cosa è successo a Monaco con Romain Grosjean ad esempio. Ora però guida veramente ad un livello molto alto e secondo me non abbiamo ancora visto tutto quello che può dare.
Impossibile batterlo quindi? Per Tost c’è solo un piloto al momento che può provarci. “Solo Leclerc può impensierirlo e tenere il suo passo, credo che il trascorrere del tempo abbia già tolto qualcosa a Lewis Hamilton per competere con Max. Quando lo abbiamo fatto debuttare nel 2015 erano arrivate tante critiche, visto che non aveva nemmeno la patente di guida. Ma già allora Max aveva tutto sotto controllo”.