Il torneo WTA 1000 di Toronto prosegue con alcuni colpi di scena clamorosi e con due protagoniste straordinarie, Serena Williams e Naomi Osaka deluse dagli esiti del torneo
Da una parte Serena Williams, sconfitta dalla svizzera Belinda Bencic nel secondo turno del torneo WTA 1000 di Toronto e sempre più vicina alla fine della sua carriera, dopo la decisione di ritirarsi al termine dello US Open.
Dall’altra Naomi Osaka, alla faticosissima ricerca di un ritorno ai vertici del tennis mondiale, costretta al ritiro da un infortunio alla schiena.
Attesa per Camila Giorgi
Quante lacrime nel WTA 1000 di Toronto che, per inciso, oggi vedrà impegnata nel secondo turno l’unica azzurra ancora in tabellone. Camila Giorgi affronterà nel pomeriggio, intorno alle 18.30, l’americana Pegula. Un match alla portata dell’azzurra che anche se nei sette scontri diretti ha perso cinque partite lo scorso anno proprio in Canada (semifinale Montreal) contro la statunitense giocò una partita capolavoro che le valse una grandissima vittoria.
WTA Toronto, le lacrime di Serena Williams e Naomi Osaka
Lacrime emotive quelle di Serena Williams che dopo avere annunciato la sua decisione di lasciare definitivamente il tennis agonistico dopo gli US Open, si sente sempre più vicina alla fine di quello che è stato un capitolo fondamentale della sua vita.
La netta sconfitta, 6-2 6-4 contro Belinda Bencic nel secondo turno del Canadian Open di Toronto, è amaro perché Serena non ha dimostrato la stessa solidità vista in alcune delle sue ultime esibizioni e ha perso nonostante il pieno sostegno del pubblico che l’ha accolto con una standing ovation.
“Non sono brava negli addii… ma addio Toronto” ha detto una Serena Williams visibilmente emozionata al termine del match al pubblico del Canadian Open.
Naomi Osaka invece è stata costretta al ritiro contro la estone Kaia Kanepi. Una decisione forzatasul 7-6 3-0 a causa di un fortissimo dolore alla schiena che l’ha considerevolmente limitata del corso di tutto il match. La sua presenza nel tabellone dello US Open è a questo punto in forte dubbio.