“Volevamo riportarlo da noi”: Sebastian Vettel, retroscena pazzesco dopo il ritiro. La carriera del pilota tedesco poteva essere molto diversa
La fortuna della Red Bull prima di Max Verstappen di chiamava Sebastian Vettel e con lui sono arrivati i primi quattro titolo mondiali per la scuderia austriaca. Insieme hanno vinto tanto e sono cresciuti fino a dominare il mondo della Formula 1 prima che il tedesco passasse alla Ferrari.
Ora che Seb ha comunicato ufficialmente il suo ritiro però spunta fuori un retroscena clamoroso. Perché in realtà la storia poteva andare avanti ancora, ripartendo da dove tutto era cominciato. Lo ha confermato all’emittente britannica Channel 4 nelle ultime ore Christian Horner, il team principal della red Bull.
“In effetti ci sono stati alcuni colloqui esplorativi, volevano riportarlo con noi, ma sarebbe stato come tornare da una vecchia fidanzata: probabilmente non sarebbe stato lo stesso per la seconda volta. Quello che abbiamo realizzato insieme è stato davvero grande, una cosa fenomenale e farà sempre parte della nostra storia”. Horner però ha ammesso che non si aspettava la notizia del ritiro, arrivata alla vigilia del GP di Francia. “Ma credo che sia la decisione giusta per lui. Non è bello vederlo correre a centro gruppo, non credo lo soddisfi. Era il momento giusto per chiudere il sipario su una carriera straordinaria”.
Ma adesso è tempo di retroscena e Motorposrt.com ne racconta un altro, svelato da Otmar Szafnauer durante il GP di Ungheria. L’attuale team principal dell’Alpine è stato anche direttore della pianificazione aziendale alla Honda F1. E quando Vettel aveva solo 19 anni avrebbe potuto portarlo con loro.
“Seb venne da me e mi disse di avere una finestra libera di due settimane in cui sarebbe stato senza contratto sia con la Red Bull che con la BMW. ‘Siete interessati a ingaggiarmi?‘ mi chiese? All’epoca era una persona sconosciuta. Ma io ho pensato: ‘Sì, questo ragazzo è bravo, teniamolo d’occhio'”.
Alla fine però Honda non avanzò mai una proposta e così Vettel ha debuttato in Formula 1 con la BMW Sauber nel GP degli Stati Uniti del 2007, sostituendo l’infortunato Robert Kubica. Poi però è passato in orbita Red Bull con la Toro Rosso e da lì è cominciato tutto.
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