Autovelox, cos’è lo Speed Scout e perchè non piace agli automobilisti: i dettagli. Prosegue la battaglia dei cittadini contro le multe inflitte per eccesso di velocità
Il rapporto tra gli autovelox e i cittadini sta diventando sempre più conflittuale. Il dispositivo situato ai bordi delle strade a scorrimento veloce che ha il compito di intercettare tutti coloro che violano i limiti di velocità è ormai un nemico dichiarato di tutti gli automobilisti.
Nel corso degli ultimi anni però un numero significativo di cittadini a cui era stata inflitta una multa proprio per eccesso di velocità hanno fatto ricorso ai vari TAR regionali, i quali hanno dato spesso ragione alle vittime dei rilevamenti fatti con gli autovelox giudicandone illegittime le sanzioni comminate.
Ma negli ultimi tempi si è aprto un altro fronte, un nuovo terreno fonte di possibili battaglie legali. Stiamo parlando degli Speed Scout, i dispositivi montati a bordo delle auto di polizia e vigili urbani.
Gli Speed Scout servono per controllare e sanzionare gli eccessi di velocità ma non sono inattaccabili. Le normative di legge rendono difficile il loro utilizzo, così capita spesso che non vengano rispettati alcuni importanti obblighi e la multa si può contestare con buone possibilità di successo.
Il Codice della Strada stabilisce infatti che la presenza di autovelox sulle strade debba essere segnalata con cartelli o segnali luminosi, ma il Decreto Ministeriale n 282 del 13/06/2017 prevede un’eccezione: “Nessuna preventiva segnalazione è prevista per i dispositivi di rilevamento della velocità installati a bordo di veicoli per la misura della velocità in movimento”.
Proprio questa norma però è stata presa di mira dalla sentenza n.535/2017 del Tribunale di Belluno, che l’ha considerata ‘illegittima‘. I giudici hanno posto in evidenza che il Codice della Strada è legge e non è possibile che un semplice Decreto Ministeriale possa stabilire un’eccezione alla legge.
Quindi anche per lo Speed Scout esiste l’obbligo di segnalazione. Del resto segnalare la presenza di un autovelox mobile in funzione su una vettura di servizio non è affatto difficile: sono sufficienti cartelli stradali, permanenti o temporanei che avvertano della presenza sul territorio comunale di questi dispositivi.
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