Tennis

Sascha Zverev, confessione shock e iniziativa benefica: i dettagli

Ancora assente dalla scena del tennis giocato dopo il grave infortunio alla caviglia subito al Roland Garros, il tedesco Sascha Zverev confessa un altro grave problema di salute

Per rivederlo in campo bisognerà aspettare diverso tempo. Il recupero dall’infortunio alla caviglia destra, tre legamenti strappati, sta procedendo lentamente.

Alex Zverev, una bella iniziativa benefica (AP LaPresse)

Ma tra un allenamento e l’altro Sascha Zverev ha avuto modo di riflettere su un altro problema di salute serio che lo affligge fin da quando era bambino.

Sascha Zverev e il diabete

“Avevo quattro anni – racconta il tennista tedesco – e mi diagnosticarono il diabete di tipo 1. In ATP lo sanno tutti, non era un segreto. Ma io non ne ho mai parlato apertamente fino a oggi. Ora penso che il mio esempio possa essere d’aiuto a giovanissimi che hanno avuto il mio stesso problema”.

“Voglio solo essere utile”

Le drammatiche immagine dell’infortunio alla caviglia di Zverev a Parigi (AP LaPresse)

Una forma di diabete che obbliga Zverev a una dieta particolarmente rigida, a un regime molto attento anche quando si parla di integratori. Ma che non gli ha impedito di diventare uno dei migliori tennisti del mondo. Zverev ha approfittato di questi mesi di inattività per lavorare a un progetto che gli stava molto a cuore, quello della fondazione che porta il suo nome e che ora si occuperà anche di questo.

Le sue cure per il diabete fino a oggi non erano mai state rese pubbliche: “Non ho mai voluto raccontarlo perché avevo timore che i miei avversari si sentissero più forti contro di me se l’avessero saputo. Ma oggi è diverso, sono più maturo, ho esperienza e mi sento abbastanza a mio agio da rendere pubblica questa iniziativa. Voglio solo essere utile”.

La fondazione, che ha sede ad Amburgo e sarà gestita da lui personalmente insieme al fratello Sascha, finanzierà progetti benefici per bambini malati di diabete e aiutare chi non ha possibilità finanziarie ad accedere a cure e terapie.

“Vivo nella situazione privilegiata di chi può condurre la vita che ha sempre sognato. Ho sempre voluto giocare a tennis, posso viaggiare, giocare tornei in tutto il mondo. Un giorno mi piacerebbe che un ragazzo che ha vissuto il mio stesso problema riuscisse in quello che ho fatto io. Magari con l’aiuto di chi può sostenere le sue aspirazioni e i suoi sogni”.

La stagione di Zverev, medaglia d’oro olimpica a Tokyo, potrebbe riprendere prima della fine dell’anno. L’infortunio del Roland Garros è stato drammatico. E occorre molta cautela: “Lavoro duro, con due-tre sessioni di allenamento ogni giorno. Ma è prematuro fissare la data di un possibile rientro. Voglio prima essere certo che la caviglia sia guarita davvero completamente”.

Mauro Marchina

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