“La MotoGP attuale non ha star di livello”: la durissima accusa di un ex campione. Dopo il ritiro di Valentino Rossi e l’infortunio di Marquez la visibilità è in calo
Fabio Quartararo si sta giocando la possibilità di vincere il secondo titolo mondiale consecutivo, con Bagnaia ed Espargarò pronti ad insidiarlo in vetta. Si torna in pista oggi per le prime prove a Silverstone.
Dopo la lunga pausa estiva la MotoGP è pronta a tornare con il Gran Premio di Silverstone. Riparte la caccia a Fabio Quartararo, leader della classifica e campione in carica, insidiato da Pecco Bagnaia e, ancora più da vicino, da Aleix Espargarò. Le difficoltà del pilota francese ad Assen, unite al piazzamento sul podio di entrambi i rivali, ha accorciato parzialmente il distacco nella graduatoria piloti. L’alfiere dell’Aprilia deve recuperare 21 punti e sembra carichissimo in vista della gara inglese, tra le sue preferite. Il Regno Unito è anche la patria di un grande campione delle due ruote come Carl Fogarty, il King della Superbike. Il quattro volte iridato delle derivate di serie ha voluto esprimere la sua opinione sulla MotoGP attuale, con un pensiero non troppo lusinghiero. L’assenza di personaggi come Valentino Rossi e Marc Marquez incide pesantemente sulla visibilità della classe regina, relegandola ad un ruolo minore rispetto al passato.
Ai microfoni di Crash.net, Fogarty ha dichiarato: “Guardo i piloti e non so più quanto siano bravi. Le moto hanno una tecnologia incredibile. Ascolto chi si esalta perché tutto il gruppo è a un secondo e mi chiedo: perché? La ragione è che le moto sono tutte uguali. Le moto sono così veloci e la tecnologia è così avanzata che tolgono qualcosa al pilota. Se si levasse tutta l’elettronica, cosa che ovviamente non faranno mai, allora potremmo vedere chi sia il pilota più talentuoso”.
Poi a proposito di stelle aggiunge: “C’è sempre stata una superstar in MotoGP o in Superbike dagli anni ’70: Barry Sheene, Kenny Roberts, Wayne Rainey, Mick Doohan, Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo sono i nomi che mi vengono in mente. Ma ora ci sono circa otto piloti che possono vincere. E questo è dovuto al fatto che le moto sono velocissime, e che non c’è nessuna superstar che emerga”.
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