Mercedes, l’annuncio di Toto Wolff è sconvolgente: rischia grosso anche Hamilton. Il team principal è stato chiaro su un tema davvero importante
La salute dei piloti è sempre la cosa più importante in Formula 1 e il fenomeno del “porpoising” non fa di certo bene. I dati esposti da Wolff lasciano tutti perplessi.
In questa splendida Formula 1 2022 c’è una nota stonata. Il cambiamento tecnico introdotto in questo campionato ha portato a delle vetture incredibilmente prestanti, in grado già di viaggiare sui tempi di quelle della passata generazione. Il ritorno dell’effetto suolo ha però anche proposto il tema inaspettato del “porpoising“. Quel fastidioso saltellamento sui rettilinei, al superamento di una certa velocità (oltre i 250 km/h) non è stato per nulla gradito dai piloti. Vedere gente come Hamilton scendere a fatica dalla vettura al termine della gara in Azerbaijan è stata un’immagine più che simbolica. Proprio per questo la FIA ha deciso di introdurre una nuova direttiva sull’altezza minima da terra delle macchine, a partire dal GP di Spa, dopo la pausa estiva. Non tutti si sono trovati d’accordo con la scelta, specie in previsione del 2023, quando questo cambiamento porterà ad ulteriori spese per adeguare i progetti in essere (budget cap sempre più a rischio).
Mercedes, l’annuncio di Toto Wolff è sconvolgente: “I piloti rischiano danni cerebrali”
La Federazione, per non dover sindacare la scelta, ha imposto la questione della sicurezza, rendendo quindi obbligatoria la decisione per tutti i team. Ferrari e Red Bull si sono poste all’opposizione, mentre la Mercedes, per bocca di Toto Wolff è l’unica a favore. I rumors del paddock parlano di un chiaro vantaggio per i tedeschi, gli unici tra i top a soffrire in modo pronunciato di “porpoising“. Il team principal delle “Frecce d’Argento” ha commentato dei pareri medici che dovrebbero mettere però tutti sull’attenti.
“La commissione medica della FIA sta lavorando sullo studio del porpoising. I dottori hanno chiarito che una frequenza di oscillazione di 1 o 2 hertz, ripetuta per alcuni minuti, può portare danni cerebrali. E nel nostro caso parliamo di 6 o 7 hertz per alcune ore. Dunque la risposta è davvero semplice: la Federazione deve fare qualcosa“. Wolff poi aggiunge: “Io credo che non ci sia scelta per la Federazione, perché non voglio arrivare a Spa o in alcune gare successive dove l’asfalto è sconnesso senza aver fatto nulla, per poi dire: ‘Siamo arrivati troppo tardi’. E ritengo che l’argomentazione che non c’è stato porpoising o bouncing nelle ultime gare non abbia senso, perché Silverstone, il Paul Ricard o l’Austria non sono circuiti particolarmente indicativi per questo fenomeno”.