Mattia Binotto all'Hungaroring (LaPresse)
Mattia Binotto, attacco alla Red Bull: “I nostri piloti lo fanno”. Il team principal Ferrari punta sulla doppietta in Ungheria e sogna il Mondiale
Un ultimo impegno prima di staccare per le vacanze. Un’ultima gara anche per dare un senso compiuto al Mondiale e per mettere ancora più pressione sulla Red Bull. Perché questo per la Ferrari può davvero essere l’anno buono in Formula 1.
Mattia Binotto è convinto del lavoro fatto fino ad oggi ma sa bene che i suoi piloti hanno anche sprecato diverse occasioni buone e per questo nessuno può permettersi distrazioni. Ma la Ferrari ha un vantaggio, come ha confessato a Sky Sport. “I nostri piloti non si prendono rischi, in Austria c’è stata solo un’incomprensione. Tra di loro c’è chiarezza e trasparenza come, lo hanno dimostrato in Francia. I nostri piloti lo fanno: Carlos ha aiutato Charles, al contrario della Red Bull”.
Dovranno farlo anche in Ungheria partendo dalla seconda e terza casella della griglia. E il team principal delle Rosse è contento di averli visti arrabbiati per la pole mancata, segno che entrambi ci tengono e conoscono il potenziale reale della monoposto. Ecco perché “non firmo per un secondo posto. Dobbiamo cercare di rimontare e portare al traguardo il miglior risultato possibile. La Mercedes solitamente va molto bene in gara, è un avversario reale per la vittoria. Dovremo cercare di superare presto Russell”.
Ma da buon capitano, Binotto spazza via i dubbi anche su quello che è stato deciso al muretto fino ad oggi: “Sono convinto che la nostra sia una squadra forte anche a livello di strategie, anche se ci ricordiamo solo degli errori. Non sempre sono quelle giuste, per questo Monaco la vorrei correre nuovamente: incredibile non aver vinto con una prima fila tutta rossa. Abbiamo tanti rimpianti quest’anno, potevamo avere almeno cinque vittorie in più”.
Ma qual è il suo rapporto con i due piloti di Maranello, come fa a tenerli sempre sul pezzo? In realtà Binotto confessa che sono facili da gestire perché si tratta di due ragazzi intelligenti e attenti, se motivati con le giuste parole sanno sempre come rispondere in pista. “Devono essere coccolati e strigliati per avere quella fiducia che alla fine fa la differenza”.
Infine il messaggio ai tifosi. “Dobbiamo continuare da qui alla fine a provare a vincerle tutte. Il Mondiale è una conseguenza. Tutti vogliono vincerlo, il cammino è lungo e può succedere di tutto in questo campionato, mancano dieci gare. Ci saranno penalità, tutto può capitare”.
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