Motori

Formula 1, la Red Bull attende una penalizzazione: la Ferrari ci conta

Dopo la decisione della Ferrari di cambiare le power unit che è costata la partenza dall’ultimo posto in griglia a Carlos Sainz, anche la Red Bull programma una rotazione dei motori

La vittoria di Max Verstappen in Francia, ottenuta soprattutto grazie all’errore di Charles Leclerc, clamorosamente uscito di scena quando era in prima posizione e in netto vantaggio, ha rilanciato la Red Bull.

Max Verstappen alla guida della Red Bull in Bahrain (AnsaFoto)

Una vittoria estremamente significativa sia per la classifica piloti che per quella costruttori. A questo punto la scuderia anglo-austriaca deve prendere decisioni drastiche per pianificare il resto della stagione.

La Red Bull e il conto delle power unit

Anche la Red Bull sta affrontando problemi di affidabilità e di usura delle proprie power unit. Come noto secondo i regolamenti FIA e Formula 1, ogni team ha a disposizione tre motori da poter ruotare nel corso delle varie prove del motore. Se uno di questi motori viene irrimediabilmente danneggiato nel corso della stagione non può essere sostituito. Una volta esaurita la dotazione di power unit, la scuderia po’ utilizzarne uno nuovo. Ma incorre in penalità: partendo dall’ultima posizione in griglia. Cosa che è accaduta a Carlos Sainz proprio la settimana scorsa.

In vista di una penalizzazione

Helmut Marko, team manager del team anglo-austriaco (Foto ANSA)

La Ferrari ha già sfruttato questa opzione. E ora la Red Bull sta valutando di fare la stessa cosa. Lo ha confermato il team manager della scuderia Helmut Marko ammettendo che si tratta di una soluzione “necessaria e da pianificare nel modo più opportuno”.

La situazione è questa: Verstappen ha 63 punti di vantaggio, molti, con dieci gare ancora da completare. La prossima tappa è all’Hungaroring di Budapest prima di una pausa di almeno un mese. Alla ripresa del campionato, a fine agosto, è facile che Red Bull decida di cambiare le sue power unit sia sulla macchina di Sergio Perez, secondo nel mondiale piloti, che su quella di Verstappen.

Si tratta semplicemente di decidere dove. Probabilmente su circuiti particolarmente favorevoli alla Red Bull: la scelta potrebbe cadere sul Belgio, a Spa-Francorchamps o a Monza per consentire a Verstappen la miglior rimonta possibile. Ma è impensabile che la Red Bull riesca ad arrivare fino alla fine della stagione con la dotazione delle tre power unit che a oggi fino alla fine dell’anno.

Carlos Sainz domenica scorsa era partito dalla 19esima posizione in griglia, in ultima fila, chiudendo al quinto posto e sfiorando il podio, perso per una penalizzazione di 5” che lo ha costretto a una sosta supplementare ai ai box.

Mauro Marchina

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