“Vero, con Michael Schumacher lo faccio spesso”: Jean Todt fa commuovere i tifosi Ferrari. Importanti retroscena sulla sua salute
Da otto anni sono pochi quelli che possono vedere da vicino Michael Schumacher. Durante la sua lunga degenza all’ospedale di Grenoble era quasi impossibile. Ma poi da quando si è spostato prima nella villa svizzera e ora a Maiorca, la famiglia ha ammesso qualche amico fidato. Come Luca Badoer ma anche Jean Todt.
Insieme al team principal francese Schumi ha costruito le pagine più importanti della sua storia in Ferrari e ha messo anche in bacheca cinque titoli mondiali. Ma soprattutto i due hanno costruito un rapporto solidissimo, andato ben oltre quello che hanno fatto per Maranello. Erano legati anche prima dell‘incidente di Méribel, anche adesso sono in continuo contatto.
Un rapporto diverso da prima, come ha confermato il dirigente francese, ex presidente della FIA, ritirando il Premio di Stato della Renania settentrionale-Vestfalia che insieme alla famiglia Schumacher. Accanto a lui c’era anche Corinna, la moglie del campione, e Gina Marie che è la figlia più grande. Ed è stata l’occasione per ricordare il passato ma anche per spiegare come stanno vivendo il presente.
Todt ha ammesso che gli manca la complicità he avevano in passato, ma non gli manca in realtà Michael Schumacher perché le occasioni per vedersi ci sono spesso. Intervistato dalla tv tedesca RTL ha spiegato che “ho nostalgia di quello che facevamo insieme. Ma sì, è vero, con lui lo faccio spesso: guardo le gare con Michael”.
A dicembre saranno passati nove anni da quella caduta sulle nevi francesi e il tenpo sembra essere come sospeso: “Ci sono persone intorno a te che sono semplicemente speciali. E in un certo senso Michael è molto speciale. Anche Corinna, Mick e Gina sono diventati speciali per me. Sono diventati una vera famiglia per me, mia moglie e mio figlio (che è anche il manager di Charles Leclerc, ndb)”.
Todt ha anche spiegato che comunque Schumi continua a lottare, ma non è entrato nei dettagli quando gli è stato chiesto se il padre sia a conoscenza della carriera che sta facendo Mick. Però per il figlio del campione ha un affetto speciale: “Sono stato così felice quando è arrivato a punti nelle ultime due gare. Ci sono state molte pressioni ingiuste su di lui. Quello che desidero davvero per lui è la possibilità di guidare la macchina migliore, poi potrà vincere gare e titoli”.
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