Lewis Hamilton si ritira: “Non ho una risposta per tutto questo”. La crisi profonda del campione sta producendo effetti imprevisti
Quello che è successo alla fine della passata stagione era il segnale che qualcosa nel mondo della Formula 1 stava cambiando, anche se Lewis Hamilton ha lottato sino all’ultimo giro. Ma nemmeno lui si aspettava che il 2022 sarebbe stato un anno da buttare, senza nessuna gioia.
Un paio di podi, arrivati più per circostanze fortunate che per veri meriti della macchina (sulle sue doti nessuno discute) e tanta fatica. la stessa che faceva la Ferrari nella passata stagione, perché quando una monoposto nasce male è quasi impossibile ribaltare gli esiti in corsa.
Lo abbiamo visto anche nel weekend del GP di Francia a Le Castellet. Se ci fosse stato anche Sainz a lottare per la pole, le due Mercedes sarebbero partite come minimo dalla terza fila, la loro posizione reale. E questo, al sette volte campione del mondo non sta bene: “Speravamo di essere molto più vicini, nella mia testa pensavo che se avessimo migliorato di mezzo decimo la macchina saremmo stati distanti di soli due decimi e invece ci hanno dato un secondo. Non ho una risposta per tutto questo. Tutti in fabbrica stanno lavorando duramente per progredire. Ma Red Bull e Ferrari sono troppo lontani questo weekend, stanno facendo un campionato a parte”.
Una constatazione desolata che coinvolge anche Toto Wolff. Il team principal della Mercedes ha perso il suo caratteristico sorriso anche se non la voglia di combattere. Pure lui era convinto che le vetture anglo-tedesche dopo una partenza di stagione disastrosa, da Silverstone in poi avessero imboccato la via della resurrezione. E invece si trova a fare i conti con un disastro.
Il manager austriaco era convinto cvhe gli aggoirnamenti portati in Francia avrebbero funzionato, avvicinando la monoposto a Ferrari e Red Bull ma il cronometro gli ha dato torto. “Abbiamo fatto esperimenti con le ali posteriori, montandone una più grande. Poi abbiamo montato una versione più piccola, ma abbiamo perso velocità in curva. Abbiamo fatto esperimenti anche con le temperature delle gomme e siamo passati da sette decimi a oltre 1 secondo. Chiudere a nove decimi è come uno schiaffo in faccia“.
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