Svolta epocale nella gestione della Roma da parte della proprietà americana dei Friedkin, una novità che riguarda da vicino anche la gestione del club di Mourinho
É un momento davvero straordinario per la Roma. La campagna abbonamenti che raccoglie consensi e tessere, l’arrivo di Dybala che ha scatenato grande entusiasmo.
Ma anche le voci di mercato che continuano a riguardare potenziali nuovi arrivi a cominciare da quelli di Wijnaldum e Zagadou.
Roma, svolta epocale
Il tutto in un momento storico in cui la Roma sta firmando accordi importanti che riguardano la realizzazione di un nuovo stadio. La proprietà americana della famiglia Friedkin, dopo avere festeggiato il suo primo trofeo con la conquista della Conference League, si sta organizzando anche da un punto societario.
Fuori dalla Borsa
La svolta che la proprietà americana del club ha dato è a dir poco rivoluzionaria. Con un’azione molto intensa il Gruppo Friedkin ha completato un’OPA che ha superato il margine necessario del 95% del capitale sociale arrivando a sfiorare una quota di otto milioni di azioni del club. Questo consentirà ai Friedkin il cosiddetto delisting, l’uscita dai listini di borsa dove il club è presente da quasi venti anni. Una scelta voluta e consapevole che i Friedkin non hanno mai nascosto di voler concretizzare nel corso della loro gestione e che ora porta la società in una nuova fase.
Chi non ha aderito all’OPA sarà liquidato con un margine di 0.45 euro ad azione. Una società fuori dalla borsa, in un momento non facile per i mercati mobiliari, sarà più solida, più agile, in grado di operare in modo più centrale e autorevole. Sicuramente una mossa strategica anche per ottenere i finanziamenti per la realizzazione del nuovo stadio.
Per la squadra cambierà poco. Anche se la responsabilizzazione dei Friedkin nella gestione diretta del club sembra essere una buona notizia anche per Mourinho che sta costruendo una squadra altrettanto determinata e aggressiva sul campo.