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Prezzo carburanti, il petrolio costa meno ma la benzina no: la rabbia degli automobilisti

Prezzo carburanti, il petrolio costa meno ma la benzina no: la rabbia degli automobilisti. E’ la domanda più in voga in questi giorni, queste sono le risposte

Quello del prezzo dei carburanti è uno dei temi più scottanti e in voga da qualche mese a questa parte. La crisi energetica, iniziata alla fine del 2021, è deflagrata a partire dal febbraio scorso in coincidenza dell’esplosione del conflitto tra Russia e Ucraina.

Benzina (Ansa)

La guerra nell’Europa dell’est ha ovviamente acuito problemi che già erano in essere da tempo e provocato un aumento sconsiderato dei prezzi di benzina e diesel alla pompa, tra lo sconcerto e la rabbia degli automobilisti.

Ma è quanto sta accadendo da qualche giorno a questa parte a causare ancora più sconcerto e insofferenza in tutti coloro che abitualmente devono fare il pieno di carburante alla propria macchina.

Il prezzo del petrolio infatti sta scendendo vistosamente, ciononostante il costo dei carburanti continua a rimanere sui livelli molto elevati delle ultime settimane.

L’interrogativo che il cittadino comune si pone a questo punto è per quale motivo il costo dei carburanti alla pompa non stia diminuendo di conseguenza.

Prezzo carburanti, le ragioni per cui benzina e diesel non calano

Benzina (Ansa)

Proviamo a spiegare perchè: la benzina e il diesel sono prodotti che derivano dal greggio e sono il frutto di un lungo processo, il cui costo non cambia, anche di fronte a un calo del prezzo della materia prima. Tra l’altro il processo di raffinazione ha un costo elevato ed è un’industria altamente energivora.

Bisogna considerare che, come ogni altro prodotto, i prezzi dei carburanti sono sensibili alle dinamiche di domanda/offerta di mercato: l’aumento della richiesta post-lockdown, il conflitto in Ucraina e l’embargo posto dall’Ue al petrolio russo, giocano un ruolo importante nel mantenere alti i prezzi dei carburanti.

Infine, secondo una recente analisi, il margine lordo delle compagnie petrolifere sarebbe di circa il 7,8% del prezzo per la benzina (12,5% per il diesel), che ad oggi corrispondono a circa 14 centesimi di euro sul totale del prezzo della benzina (21 centesimi per il diesel).

Quindi potenzialmente i distributori possono andare ad applicare qualche sconto solo su questa piccola percentuale. E’ dunque chiaro che il prezzo dei carburanti alla pompa è anche il frutto di una doppia speculazione fondata sulle aspettative.

 

Vincenzo Maccarrone

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