Marcell Jacobs è pronto, l’annuncio alla vigilia dei Mondiali: i tifosi sognano! Il velocista azzurro sarà uno dei favoriti a Eugene
Dopo i problemi muscolari a gluteo e coscia, ora il peggio sembra essere alle spalle. L’atleta di El Paso proverà un nuovo assalto alla distanza regina per ripetere Tokyo. Gli avversari sono avvisati.
Ormai ci siamo. I Mondiali di Atletica Leggera a Eugene, in Oregon, sono pronti a partire. Da domani si inizia a fare sul serio con le prime gare. Per vedere all’opera il nostro gioiello, Marcell Jacobs, dovremo aspettare la notte tra venerdì e sabato, quando saranno in pista i velocisti per le prime batterie dei 100 metri. L’avvicinamento all’appuntamento americano non è stato dei migliori per Jacobs, che dopo aver dominato ad inizio anno sui 60 metri (con tanto di titolo iridato Indoor a Belgrado) ha avuto qualche problema fisico di troppo.
Prima uno stiramento alla coscia, poi un fastidio al gluteo, a cui si è aggiunta una leggera lombalgia. Ora tutto sembra essere alle spalle e la testa è tutta al prossimo week end. La speranza è quella di ripetere quanto visto a Tokyo, come confermato dallo stesso sprinter nelle consuete dichiarazioni della vigilia.
“Se sono qui (Eugene, Oregon, ndr) è perché negli ultimi giorni abbiamo avuto buoni riscontri in allenamento, dal punto di vista fisico, tecnico e cronometrico. Lo ammetto: per come stavo a Stoccolma a fine giugno, mai avrei pensato di essere qui ai Mondiali. Ma il fastidio che mi ha costretto a saltare quella gara è andato via gradualmente, ora è sotto controllo e ieri abbiamo anche provato le partenze dai blocchi sui 30 metri: lo abbiamo gestito e stiamo continuando a farlo. È un dolore che viene da una problematica della schiena e non da un problema muscolare: ce l’ho da quando sono bambino, ogni tanto salta fuori”.
Marcell Jacobs è carico e annuncia: “Sono al 97%!”
Poi sulla condizione ironizza un po’: “Diciamo che oggi sono al 97%, il giorno prima della gara sarò al 98%, per la batteria al 99% e per la finale al 100%. Sono qui e adesso mi butto, sono venuto a Eugene per giocarmi tutte le mie carte”.
Gli avversari ci sono e sono agguerriti. Rispetto al suo 9.99, realizzato al meeting di Savona, l’americano Fred Kerley è andato molto più veloce.
“Sapevo fosse forte, ma non così tanto. Non corre benissimo tecnicamente però il suo 9.76 mi ha impressionato. In due giorni 9.83, 9.76 e 9.77 è qualcosa di incredibile: sarà l’avversario più tosto, è veramente determinato, ci seguiamo tanto su Instagram e mi rivedo un po’ in lui. Vediamo se come alle Olimpiadi, quando tutti puntavano su Bromell, viene fuori qualcosa di inatteso. Io cercherò di restare concentrato su me stesso e di tenerli tutti dietro“. Parola di campione.