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Wimbledon, la vittoria della Rybakina diventa un caso: scoppia la polemica

Wimbledon, la vittoria della Rybakina diventa un caso: scoppia la polemica. Il mondo del tennis si è diviso dopo la decisione dell’All England Club

La 23enne è naturalizzata kazaka ma è nata e cresciuta a Mosca. La federazione russa si è attribuita i meriti del successo e questo ha scatenato una violenta reazione da Astana.

Rybakina vince a Wimbledon (AnsaFoto)

La sua giovane carriera ha subito un’impennata decisiva dopo la vittoria a Wimbledon della scorsa settimana. Elena Rybakina a 23 anni è diventata la prima tennista kazaka ad aggiudicarsi i Championships e un’altra stella venuta fuori a Londra partendo non tra le favorite. Il suo best ranking è numero 12 al mondo e fino ad adesso si era aggiudicata solo due tornei WTA. Un netto passo avanti per la ragazza nata a Mosca il 17 giugno del 1999. Proprio qui sta il problema, nel luogo di nascita di questa alta e forte atleta russa. Si perchè la federazione tennistica russa la ritiene a tutti gli effetti un suo prodotto, visto che ha mosso i primi passi sportivi proprio sotto il Cremlino. La naturalizzazione kazaka è avvenuta solo nel 2018, a 19 anni, un pochino tardi secondo il parere della Repubblica Federale.

Il numero 1 della federtennis di Mosca, ha detto: “Fantastico! Bravissima Rybakina, abbiamo vinto il torneo di Wimbledon”. Non è stato da meno nel commento anche l’ex numero uno al mondo negli anni ’90 Yevgeny Kafelnikov, che su Twitter ha scritto: “Comprare un prodotto pronto all’uso da una fabbrica di alto livello è qualcosa che sanno fare tutti…“.

Wimbledon, la vittoria della Rybakina diventa un caso: botta e risposta tra Mosca e Astana

Elena Rybakina vince Wimbledon (AnsaFoto)

In realtà di tutt’altro parere è stato il presidente della federtennis kazaka Polskiy, che ha accolto ad Astana la Rybakina, rientrante da Londra.

Se questo successo è un prodotto della Russia, allora perché l’hanno lasciata andare via così facilmente? Nel 2018, quando Elena è arrivata da noi, Tarpishev (capo della federtennis russa) aveva affermato di non considerarla una giocatrice promettente. Comunque direi che è il caso di smetterla con questa polemica, si è già detto fin troppo”. Dal canto suo Elena si gode il primo titolo Slam della carriera e non ha voluto affrontare in modo troppo diretto l’argomento. Il problema resta sempre la scellerata decisione presa dall’All England Club prima del torneo, con l’esclusione degli atleti russi. Il fato c’ha messo lo zampino, anche questa volta.

Angelo Papi

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