L’11esima tappa del Tour de France registra il ritiro di Van der Poel, la vittoria di Vingegaard che interrompe il costante dominio di Tadej Pogacar e conquista la maglia gialla
La prima giornata dopo la pausa è un vero e proprio scossone alla resistenza dei protagonisti del Tour de France, ma anche alla consistenza di Tadej Pogacar, che si presenta solidamente al comando della classifica della corsa in giallo.
Tre salite micidiali in una tappa breve che è solo l’antipasto di quella, ben più lunga, in programma domani. Una doppia scalata del Galibier, la vetta più alta di questa edizione: una oggi e una domani, sul versante opposto a quello di oggi.
In una tappa che registra diversi episodi significativi il primo ad attaccare è Warren Barguil. Il francese rompe le attese dopo una prima fuga immediatamente prima del Col du Telegraphe che registra il ritiro di Mathieu Van der Poel, estremamente sofferente. Lasciato sfogare il connazionale Latour, primo sul Telegraphe e l’altro connazionale Bardet, Barguil stacca tutti a sette chilometri dalla vetta del Galibier con un’azione imperiosa.
Alle sue spalle Tadej Pogacar sorride e si dimostra inizialmente a suo agio sui tornanti alpini, persino quando rimane del tutto isolato e staccato dai suoi gregari. Tuttavia i primi attacchi sul Galibier li paga lungo gli cinque chilometri del Col di Granon che lo vedono costantemente.
Pogacar si scopre in crisi e per la prima volta fatica sul serio. Alle spalle di Barguil il primo ad attaccare è il suo compagno di squadra Quintana immediatamente seguito da Vingegaard che va a riprendere entrambi i ciclisti dell’Arkea presentandosi da solo al traguardo e andando a conquistare una vittoria gigantesca che vale anche la maglia gialla.
Un minuto dopo di lui Quintana, in abbuono anche Bardet, terzo. Persino Gareth Thomas conquista tutto quello che sembrava aver perso in un primo momento seguito da Yates e Gaudu. Solo settimo Tadej Pogacar alle prese con la prima grande crisi da quando domina al Tour de France. Chiude con 2.52” di ritardo sul danese.
Con il gioco degli abbuoni Vingegaard è in giallo con 2.16 su Bardet e 2.22” su Pogacar, scivolato al terzo posto.
Domani la 12esima tappa: si viaggia verso i Pirenei con una tappa micidiale che prevede Galibier e Telegraphe in senso contrario rispetto al tracciato di oggi per chiudere con l’Alpe d’Huez.
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