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Mondiali, la FIFA cambia ancora idea: una rivoluzione che non convince nessuno

Mondiali, la FIFA cambia ancora idea: una rivoluzione che non convince nessuno. Il calcio entra in una nuova era, sarà una svolta epocale

Se pensavate che sia assurdo giocare i Mondiali di calcio a metà novembre solo per accontentare il Qatar, allora non avete visto tutto. Perché rispetto a quello che succederà tra quattro anni, sembra quasi una passeggiata.

Coppa del Mondo (ANSA)

Vediamo insieme tutto quello che sappiamo fino ad oggi. Quella dei Mondiali 2026 sarà l’edizione più lunga e più maxi di sempre, un po’ come al Grande Fratello Vip. Le partecipanti passeranno da 32 a 48 e così le partite sono in programma dal 25 maggio al 5 luglio in Stati Uniti, Messico e Canada, per un totale di 16 città. Ottanta partite in tutto: 60 negli Stati Uniti, mentre Canada e Messico si sono assicurate 10 gare a testa e le due nazionali che arriveranno in finale giocheranno 7 gare.

Cambierà chiaramente anche il criterio delle qualificate: 16 Nazionali arriveranno dalla UEFA e quindi dall’Europa, 9 dalla CAF africana, e 8 dall’ADC asiatica. E ancora 6 dal  Nord-centro America (CONCACAF), 6 dal Sudamerica (CONMEBOL), 1 dall’Oceania (OFC) e 2 dai playoff, con USA, Messico e Canada) saranno qualificate di diritto.

Sappiamo anche quali città sono state scelte per le partite. Negli Stati Uniti saranno Boston, Dallas, Houston, Kansas City, Los Angeles (SoFi Stadium), Miami, New York/New Jersey, Philadelphia, San Francisco Bay Area e Settle. E ancora Città del Messico, Guadalajara  e Monterrey in Messico, Toronto e Vancouver in Canada.

Mondiali, la FIFA cambia ancora idea: il rischio del ‘biscotto’ è reale

Tutto chiaro quindi? Non proprio perché in realtà il format dei Mondiali 2026 potrebbe cambiare presto, non per i criteri di qualificazione alla fase finale ma per quello che vedremo in Nord America. L’idea della FIFA era quella di suddividere le Nazionali in 16 gironi da 3, facendo passare le prime due per cominciare poi il tabellone dei Sedicesimi di finale.

Mondiali Qatar 2022 (LaPresse)

E qui sta il problema, che si chiama ‘biscotto‘. Perché chi gioca contro nell’ultima giornata della fase a gironi può tranquillamente mettersi d’accordo sottobanco per passare, dando poco senso alla partita. E allora secondo il ‘Sun’ le soluzioni saranno due. O cambiare il format, creando  12 gironi da quattro per la fase iniziale e facendo passare le prime due di ogni girone, più le migliori otto terze classificate. Oppure garantire alle prime classificate di ogni girone benefici, come il fatto di non doversi spostare almeno per giocare le prime partite della seconda fase.

Federico Danesi

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