Tour+de+France%2C+pesante+accusa+ad+un+big%3A+%26%238220%3BCorre+come+un+matto+ed+%C3%A8+sempre+colpa+sua%26%238221%3B
sportitaliait
/2022/07/08/tour-de-france-pesante-accusa-ad-un-big-corre-come-un-matto-ed-e-sempre-colpa-sua/amp/
Ultim'ora

Tour de France, pesante accusa ad un big: “Corre come un matto ed è sempre colpa sua”

Tour de France, pesante accusa ad un big: “Corre come un matto ed è sempre colpa sua”. In gruppo c’è una squadra che nessuno sopporta

Sono bastate sei tappe del Tour de France 2022 per rendere evidente quello che molti sospettavano fin dalla partenza di Copenhagen. Per battere Tadej Pogacar e impedire che il giovane campione sloveno faccia tripletta in tre edizioni consecutive bisogna rischiata tanto. Alle volte anche troppo, come dimostrano le tante cadute.

Tour de France 2022 (ANSA)

Lo sa bene anche Primoz Roglic che nella tappa del pavè, quella con il finale ad Arenberg, è caduto lussandosi la spalla. Poi ha rischiato di fare di nuovo la stessa fine anche nella tappa successiva, del 7 luglio. Lui è rimasto in piedi ma altri sono finiti a terra, a bordo strada perdendo minuti preziosi.

E in gruppo cresce la tensione soprattutto per il modo che ha la Jumbo Visma, la squadra in cui corre Roglic di interpretare la corsa. E ai microfoni della tedesca ARD Maximilian Schachmann, uno dei leader nella BORA Hansgrohe, ha accusato apertamente il campione sloveno di giocare sporco.

Tour de France, pesante accusa ad un big: “Non è necessario rischiare così”

Secondo Schachmann c’è chi in gruppo sta rischiando troppo nel finale delle tappe e Roglic è in cima alla lista. “Oggi ha causato questa caduta perché è voluto andare in un posto dove non era possibile farlo. Quelli della Jumbo Visma devono stare attenti, corrono come matti fino all’ultimo centimetro dove non possono farlo. Quando non c’è spazio, non c’è spazio. Non è necessario rischiare così. È stato molto fortunato a non cadere. Roglic è un pericolo per tutti i corridori e le sue azioni non hanno senso”.


Dalle immagini che ha fornito la regia internazionale in effetti non si è capito molto della caduta nella sesta tappa, ma lo sloveno era vicinissimo a quel punto. E solo il giorno prima dopo essersi toccato con Kung era volato a terra lussandosi la spalla prima di sistemarsela da solo e poi farsela curare all’arrivo. Al momento Pogacar da solo sta mettendo in scacco tutta la Jumbo Visma, ma siamo soltanto alla prima settimana del Toir. Cosa studieranno le ‘vespe’, come sono soprannominati in gruppo per il colore delle loro maglie?

Federico Danesi

Recent Posts

Hernanes a Sportitalia: “Alla Lazio manca un bomber da 20 gol. McTominay il mio 8 preferito in Serie A”

Questa sera negli studi di Sportitalia, ospite di ‘Aspettando il weekend’, c’era l’ex giocatore di…

3 ore ago

Torna il Royal Rumble della Serie A. Mai così, perché Milan e Napoli devono vincere questo weekend

La marmellata in testa alla classifica torna alla grande dopo la pausa, ed è bene…

4 ore ago

Serie A, le probabili formazioni del 13° turno

Domani torna in campo la Serie A dopo la terza ed ultima sosta sosta di…

4 ore ago

È sempre più la Juventus di Thiago Motta

“Attaccare tutti insieme e difendere tutti insieme. È un obbligo, non un’opzione”. Chiaro e categorico,…

5 ore ago

“Ci lascia il più grande di tutti”: tifosi distrutti

La Nazionale femminile conquista la "Billie Jean King Cup" ma i tifosi di tennis di…

5 ore ago

Inter, a Verona per dimenticare il rigore di Calhanoglu

Domani la Serie A ripartirà dopo l’ultima pausa Nazionali del 2024. A dare il via…

6 ore ago