Rimontando tre punti clamorosi in un infuocato tie-break, l’australiano Nick Kyrgios conquista la semifinale del torneo di Wimbledon
Atteggiamento sempre molto nervoso e un po’ ai limiti. Ma anche questa volta Nick Kyrgios porta a casa una vittoria pesantissima, in tre soli set contro il cileno Cristian Garin in una partita sulla carta non scontata.
I due sono divisi da tre sole posizioni nel ranking mondiale, 43 il cileno, 40 l’australiano. Kyrgios era reduce da un match durissimo e non esente da polemiche contro Tsitsipas nel corso del quale si è visto letteralmente di tutto.
Wimbledon, la vittoria di Kyrgios
Gara dura per l’australiano che per la prima volta, dal giorno del suo esordio a Wimbledon nel 2014, è in semifinale nel torneo verde dello Slam. Kyrgios ammette di essere felice, e grato, forse persino consapevole di quanto ha fatto: “Ho avuto momenti pessimi nella mia carriera e non sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto nella mia carriera, ma qui e ora sono felice di quanto ho realizzato”.
“Io non ho un coach”
Vittoria in tre set 6-4 6-3 7-6 (5) in un match che ha visto Kyrgios soffrire, brontolare e lamentarsi spesso di qualsiasi cosa. Dell’arbitro, della luce, dell’erba, di se stesso. Ma con il passare dei game l’australiano è anche riuscito a mettere a frutto i suoi punti di forza, in particolare il servizio impedendo a Garin di sviluppare il suo gioco. Puntando tutto su potenza e imprevedibilità, Kyrgios ha giocato la sua partita superando una pressione evidente che alla fine del match lo ha visto esultare in modo composto, forse persino un po’ emozionato.
Divertente la chiave di lettura di Kyrgios a fine gara: “Io non ho un allenatore, non posso avere un allenatore. D’altronde sono pochi quelli che conoscono il mio tennis come lo conosco io, e nessuno come me sa come uscire da determinate situazioni”.
Un riferimento anche troppo chiaro al momento del tie-break decisivo in cui Kyrgios, sotto 2-5 dopo avere sprecato due servizi, rimonta e va a vincere con cinque punti consecutivi uscendo da un tunnel emotivo che rischiava di sprofondarlo nel quarto set.
Per lui, numero 40 del mondo al momento, è la prima semifinale di Wimbledon.