Matteo Berrettini come Federica Pellegrini: è pronto per una nuova carriera. In attesa di ritrovare il campo, ecco dove lo possiamo vedere
Non è una consolazione assoluta, perché lui in questi giorni avrebbe voluto farsi ammirare dal pubblico italiano per le sue giocate a Wimbledon. E invece da domenica abbiamo cominciato a vedere Matteo Berrettini in televisione e sui social in una veste diversa da quella abituale.
Non è la prima volta che il tennista romano è protagonista di uno spot celebre. Ma è la prima volta che possiamo paragonarlo ad altri sportivi famosi, come Gigi Buffon e Federica Pellegrini. Perché anche loro sono stati e sono ancora testimonial per la Procter&Gamble e in particolare per gli shampoo della Head&Shoulders.
C’è Berrettini, ci sono anche The Jackal (in particolare Ciro Priello e Aurora Leone) e c’è una partita quasi impossibile. Negli spogliatoi, il tema è caro a moti italiani: “Matteo, non pensavo avessi la forfora”, gli dicono. “Infatti non ce l’ho, perché la prevengo!”, risponde lui che non avrà un futuro della carriera a Broadway ma come testimonial funziona moto bene.
“Se c’è qualcosa che il tennis mi ha insegnato è proprio questo: mai arrendersi, dare sempre il meglio, essere chi si è con onestà e trasparenza, cercando sempre il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi. Non solo nello sport, ma in ogni situazione della vita, soprattutto quelle quotidiane”, commenta Berrettini presentando lo spot.
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Matteo Berrettini come Federica Pellegrini: il curioso retroscena su Wimbledon raccontato da Garin
Una bella consolazione, anche pecuniaria, pensando a quello che il Covid gli ha tolto negli ultimi giorni. Vedendo come sta andando il torneo di Wimbledon, soprattutto dalla sua parte del tabellone, crescono ancora di più i rimpianti per quello che avrebbe potuto essere e invece non sarà.
Il primo a saperlo è Cristian Garin, il cileno che doveva essere suo avversario nel primo turno sull’erba londinese e invece si è ritrovato ad affrontare lo svedese Ymer. Merito anche suo, è arrivato fino ai quarti di finale nei quali incontrerà Nick Kyrgios con la prospettiva di trovare Nadal in semifinale.
A Ubaldo Scanagatta però ha confessato che “ero furioso. Wimbledon è il mio torneo preferito. Questa è la quinta volta che vengo a Wimbledon e lo scorso anno avevo raggiunto gli ottavi. Ma Djokovic e Berrettini per me erano i giocatori più forti e favoriti a Wimbledon quest’anno e essere stato sorteggiato proprio contro Matteo al primo turno mi sembrava proprio sfortuna. Ero proprio arrabbiato”. Poi ci ha pensato il caso.