Marcell Jacobs, i conti non tornano: la stagione è partita male

Tra infortuni e problemi, il 2022 del due volte campione olimpico Marcell Jacobs è fino a questo momento davvero di basso profilo

A conti fatti il 40esimo tempo stagionale non è certo il miglior bilancio possibile per un uomo che vanta due medaglie d’oro alle ultime Olimpiadi, 100 metri e staffetta 4×100.

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Marcell Jacobs, mai sotto il muro dei 10″ quest’anno (Ansa)

Ma questo è quello che dicono le statistiche che pongono proprio al 40esimo posto Marcell Jacobs dopo le uniche tre gare sostenute nel corso di questa stagione.

Marcell Jacobs, un 2022 inegativo

Il velocista di Desenzano del Garda in forza alla squadra di atletica leggera della Polizia di Stato al momento ha completato tre sole gare: il Meeting di Savona, la semifinale e la finale dei 100 metri per il titolo italiano di atletica leggera. Fino a questo momento non ne è andata dritta una.

Prima il malore di Nairobi che è costato un giorno di ricovero e una lunga terapia di antibiotici per riprendersi da una gastroenterite. Poi la gara di Savona che ha creato un ulteriore problema a Jacobs, un guaio muscolare dal quale il velocista è stato costretto a riprendersi con molta cautela saltando diversi appuntamenti importanti. Un meeting a Eugene, sulla stessa pista dei Mondiali, e una la Diamond League di Roma cui Jacobs teneva enormemente.

Attesa per i Mondiali

I mondiali di Eugene (USA)  si terranno dal 15 al 24 luglio, la gara dei 100 metri inizia con i turni preliminari fin dal primo giorno. Al momento il numero 1 del mondo nella time-table è Fred Kerley che ha chiuso la sua miglior prestazione stagionale in 9.76, seguito da altri a lui altri 23 atleti tutti al di sotto dei 10”.

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Marcell Jacobs con l’oro vinto a Tokyo (LaPresse)

Jacobs sotto i 10” non c’è ancora sceso quest’anno. Il suo miglior tempo resta il 10.04” di Savona corso con un vento regolare, appena meglio del 10.07 nella semifinale degli assoluti e della finalissima che lo ha riconfermato campione italiano con 10.12”. Il margine di miglioramento è ampio, a patto che le condizioni fisiche riportino Marcell Jacobs alla migliore condizione possibile. Anche perché gli avversari, a parte Kerley, non mancano. Dall’americano Bromell, al kenyano Omanyala, dal giamaicano Blake a Marvin Bracy (USA) e Oblique Seville, giamaicano anche lui. Jacobs in condizioni piena li metterebbe tutti in riga. Ma il tempo stringe.

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