(Ap LaPresse)
Vittoria di Jakobsen nella prima tappa in linea del Tour de France al termine di una volta con tante polemiche e una caduta pesante
Animi tesi, qualche discussione e sicuramente aria di polemica anche nel finale della seconda tappa del Tour de France che porta una nuova maglia gialla, ora sulle spalle di Wout Van Aert, secondo sul traguardo ma primo nella generale grazie all’abbuono decisivo.
É stata una tappa molto serrata e discussa. Infastidita da un vento contrario che ha reso difficile qualsiasi strategia di squadra rendendo molto imprevedibile la volata.
La spunta Fabio Jakobsen che con pochi centesimi di vantaggio strappa una vittoria imprevista alla vigilia. Anche perché Jakobsen era uno degli uomini più discussi della Quickstep che alla vigilia aveva cancellato dalla sua starting list un mostro sacro come Mark Cavendish. Beffato Van Aert, letteralmente bruciato nel rettilineo finale da Jakobsen che dopo l’ultima curva si infila nella traiettoria giusta beffando sia Pedersen, terzo, che Van Aert, bruciato sul traguardo.
Van Aert, grande favorito ma secondo ieri nella tappa a cronometro alle spalle di Lampaert, sale comunque in maglia gialla anche se la beffa in volata sembra bruciargli non poco. Il successo di Jakobsen, alla sua prima vittoria al Tour, restituisce un grande velocista alla storia del Tour de France a meno di due anni dal devastante incidente che in Polonia, nell’agosto del 2020, lo aveva ridotto in coma.
La sua immagine dopo quella caduta nel Tour di Polonia, era stata uno shock per tutti: trauma cranico, fratture multiple. Pedersen aveva perso dieci denti. I medici gli avevano detto… “sarà un miracolo se sopravvive”. Un uomo di grande forza emotiva che corona il sogno di tornare al massimo livello con una grande vittoria dopo aver rischiato la pelle e la sedia a rotelle a vita.
Il tutto in una tappa condizionata da una brutta caduta a tre chilometri dall’arrivo. Un tonfo che coinvolge Lampaert e quasi travolge il grande favorito Pogacar che resta in piedi per miracolo e arriva con la gomma sgonfia senza spingere, avvalendosi dell’azzeramento dei tempi.
In classifica generale Van Aert mantiene un secondo su Lampaert e otto su Pogacar con Ganna quarto, a 11”. Domani la terza tappa, ancora in linea e per velocisti, 202 chilometri, da Roskilde a Nyborg. Poi – lunedì – il trasferimento in Francia.
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