Giro d’Italia, arriva la conferma che tutti stavano aspettando: tifosi senza parole. La presentazione della Grande Partenza si avvicina
Tutto quello che conosciamo per il momento è la data. Il Giro d’Italia 2023 scatterà il 6 maggio del prossimo anno perché non è stata accolta la richiesta di posticiparlo di una settimana fatta da RCS all’UCI. Non sappiamo ancora da dove partirà. Ma c’è un indizio molto preciso.
Mauro Vegni, il direttore del Giro, ha confermato più volte che almeno il prossimo anno la Corsa Rosa sarà tutta italiana, dopo il bagno di folla del 2022 in Ungheria. E la prima tappa, non necessariamente a cronometro, sarà a Pescara. La conferma è arrivata nelle ultime ore da Tuttobiciweb che parla di un accordo ormai vicinissimo tra RCS, la Regione e gli organizzatori locali.
L’idea è quella di far rimanere il Giro in Abruzzo almeno per tre o quattro tappe, toccando tutti i capoluoghi e proponendo anche il primo arrivo in montagna. Potrebbe essere sul Gran Sasso a Campo Felice, oppure a Prati di Tivo, due località molto care sia ai tifosi di ciclismo che agli organizzatori del Giro. Ne sapremo di più presto, perché la presentazione della Grande Partenza sarà programmata prima che finisca l’estate.
Ma cosa dobbiamo aspettarci dal Giro d’Italia 2023? La corsa scenderà verso il Sud con altre tappe tra Puglia, Calabria e Campania (si è candidata Sorrento) prima di risalire. Possibile un arrivo in salita sull’Abetone nella seconda settimana ma anche un omaggio a Fausto Coppi con una tappa a castellania e una cronometro tra Tortona e Gavi, terre del vino e dei Campionissimi, come lui e Girardengo.
Poi ci sarà un arrivo a Bergamo, confermato da tempo, mentre la terza settimana sarà soprattutto in Veneto che ha prenotato tre tappe e Friuli Venezia Giulia. Perché l’altra novità in vista è l’ultima tappa, che potrebbe essere una crono individuale come quest’anno, con traguardo a Trieste.
Il giorno prima invece è in programma l’arrivo al Monte Zoncolan, ma l’idea di RCS è quella di coinvolgere sempre maggiormente la vicina Slovenia nel percorso. Perché il sogno resta quello di portare al Giro d’Italia almeno uno tra Tadej Pogacar, che corre con l’italiana Colnago, e Primoz Roglic. Manca anco0ra tanto ma sognare costa nulla.
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