Mondiali di nuoto, volano coltelli tra due ex amici: “Andrei ad ucciderlo”. Incredibile retroscena che coinvolge due campioni
Ora che i Mondiali di Nuoto 2022 a Budapest stanno per scrivere i loro ultimi capitoli, anche se ci sono diversi titoli ancora da assegnare, è tempo di bilanci. Ma anche di dichiarazioni ad effetto, come quella di Mykhailo Romanchuk.
Il campione ucraino, bronzo negli 800 stile libero e nei 5 km in acque libere (tornerà in gara anche nella 10 km) è uno dei principali avversari di Gregorio Paltrinieri in vasca. Ma negli ultimi mesi, complice lo scoppio della guerra nel suo Paese, è stato costretto ad abbandonare la vasca dove si allenava di solito. Spesso si allenava con gli azzurri, questa volta ha trovato rifugio nella piscina del tedesco Wellbrock, altro grandissimo del fondo, e lì è rimasto.
Tutto pur di stare lontano dal fronte nonostante suo padre sia lì a combattere. Tutto anche per stare lontani dai nuotatori russi che da compagni di nuotate e di gare improvvisamente si sono trasformati in nemici. Uno in particolare, il 25enne Evgeny Rylov, che solo fino a qualche mese fa era nella sua stessa squadra, gli Energy Standard della ISL.
Mondiali di nuoto, volano coltelli tra due ex amici: la spiegazione è legata alla guerra
Rylov a Budapest doveva essere il principale avversario di Thomas Ceccon nel dorso. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 aveva vinto l’oro nei 100 e nei dorso dorso, oltre all’argento nella 4x200m stile. Ma anche bronzo nei 200 dorso ai Giochi di Rio 2016, due volte oro nei 200 dorso ai Mondiali di Budapest 2017 e Gwangju 2019 oltre ad altri podi e titoli pedanti tra Europei e Mondiali in vasca corta.
Poi però quando è scoppiata la guerra, si è schierato apertamente con Vladimir Putin. C’era anche lui nel marzo scorso a sfilare insieme ad altri nuotatori russi con la tristemente nota ‘Z’ sul petto, simbolo del sostegno all’invasione in terra ucraina. E per questo è stato squalificato fino a tutto il dicembre 2022 saltando Mondiali ma anche Europei di Roma.
Romanchuk è felice di non averlo ritrovato perché “andrei ad ucciderlo per quello che stanno facendo al nostro popolo. Se qualcuno mi dice che lo sport non è politica, gli rispondo che lo sport è più grande della politica”. per lui è assolutamente giusto aver escluso tutti i russi e bielorussi: “Se vedessi alcuni di loro non so come potrei reagire nei loro confronti. Spero che con questi bronzi di aver regalato un sorriso ed un po’ di orgoglio all’Ucraina”.