Red Bull in pista (Ansafoto)
Formula 1, il clamoroso annuncio della Red Bull: è licenziato! La scuderia anglo-austriaca ha scaricato uno dei suoi piloti
Fatali sono state la frasi razziste che Juri Vips aveva esclamato durante una sessione di gioco online. Gli epiteti avevano generato una grossa polemica sui social e nell’intero mondo dei motori.
In un mondo ormai incentrato sulla comunicazione e particolarmente attento alla forma e al politically correct, le frasi pronunciate da Juri Vips nel bel mezzo di una partita online a Call of Duty, non sono passate inosservate. Glim epiteti razzisti hanno sollevato un polverone che ha investito sia la Red Bull che il giovane pilota estone. Nonostante facesse parte dell’Academy di Milton Keynes sin dal 2018, è stato messo pesantemente sotto accusa per frasi che non rientrano nel codice di comportamento del team anglo austriaco. E’ stata aperta un’indagine per ricostruire bene i fatti e decidere una punizione adeguata per quanto accaduto. Lo streaming su Twitch ha reso l’episodio visibile e ascoltabile da tutti, dando una cassa mediatica difficile da contenere. Nello specifico, Vips si trovava a giocare con il compagno di Formula 2 Liam Lawson, quando ad un certo punto ha iniziato a proferire termini di stampo razzista per scherzo. Il collega l’ha immediatamente ripreso per il suo linguaggio, ma ormai la frittata era fatta. La Red Bull inizialmente ha deciso di sospendere l’estone in attesa di approfondire la vicenda.
Dopo aver condannato con forza ogni tipo di forma discriminatoria, verbale e non, la scuderia di Christian Horner ha espresso tolleranza zero anche per simili atti.
Vips aveva utilizzato i propri canali social per rimediare: “Mi scuso senza riserve per il linguaggio offensivo usato durante una diretta di gioco. Questo linguaggio è del tutto inaccettabile e non rappresenta i valori e i principi che ho. Mi pento profondamente delle mie azioni e questo non è l’esempio che voglio dare. Collaborerò pienamente con le indagini”.
Purtroppo per lui, però, le scuse non sono state sufficienti e per questo oggi è arrivata la doccia fredda. Tramite un comunicato ufficiale la Red Bull ha annunciato l’interruzione immediata del rapporto. Il 21enne di Tallinn non sarà più test driver e pilota di riserva. Nel comunicato, inoltre, si sottolinea come non venga tollerata nessuna forma di razzismo.
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