Tour de France, le tappe più dure: quante insidie per Pogacar. L’obiettivo del 23enne campione sloveno è la conquista della terza Grand Boucle consecutiva
Vincere il terzo Tour de France consecutivo per entrare definitivamente nella storia del ciclismo mondiale. Ma in questa edizione della Grand Boucle, che partirà venerdì prossimo da Copenaghen, Tadej Pogacar dovrà affrontare ostacoli particolarmente duri, tappe davvero difficili in grado però di esaltare tutte le sue qualità di giovane fuoriclasse.
La prima tappa è una cronometro di poco più di 13 chilometri. Poi, dopo tre tappe di trasferimento adatte soprattutto ai velocisti o ai passisti con la vocazione allo sprint in volata, la 5/a tappa determinerà la prima vera selezione della corsa: la Lille-Arenberg Porte du Hainaut di 154 chilometri priva di salite ma con la bellezza di 11 tratti di durissimo pavè.
Molto difficile e dall’esito imprevedibile si presenta la 7/a tappa, la Tomblaine-La Super Planche Des Belles Filles, un classico appuntamento sui Pirenei. Dopo altre tre prove di difficoltà medio bassa, che non dovrebbero provocare scossoni in testa alla classifica generale, il Tour de France entrerà nel vivo il 13 luglio.
Tour de France, che arrivi in salita: quante minacce per Pogacar
L’11/a tappa, la Albertville-Col du Granon di 152 chilometri, prevede infatti l’ascesa di Lacets de Montvernier che farà da antipasto ad una coppia di storiche salite: prima il Col du Telegraph, poi il Col du Galibier, primo GPM hors categorie di questa edizione. Le difficoltà non saranno ancora finite, visto che il traguardo arriverà al termine dei durissimi 12 km del Col du Granon Serre Chevalier.
Il giorno dopo, la 12/a tappa si presenta ancora più ostoca, se possibile. Si scala ancora una volta il Galibier per poi arrivare sulla celeberrima Alpe d’Huez, 13,9 chilometri al 7,9% di pendenza media per l’ascesa conclusiva.
Particolarmente movimentata la 17/a tappa, la più corta dell’intero Tour de France: da Saint Gaudens a Peyragudes di 130 chilometri con l’arrivo dopo gli ultimi 8 cihlometri di durissima salita.
Infine la 20/a e penultime tappa, una frazione a cronometro di poco più di 40 chilometri da Lacapelle Marival a Rocamadour. Insomma, si preannuncia un Tour ricco di insidie e di ostacoli che solo un autentico fuoriclasse sarà in grado di superare. Tutti gli indizi portano a Pogacar.