Tornato da grande protagonista nel calcio che conta con il Monza neopromosso in Serie A, Adriano Galliani svela tutte le ambizioni di una società in piena evoluzione
Quando il gruppo Fininvest decise di tornare a investire nel calcio acquistando il Monza, era il settembre 2018.
Un impegno oneroso, per rispettare l’impegno della famiglia Berlusconi nel calcio. Ma anche per regalare una grande soddisfazione ad Adriano Galliani, grande dirigente del Milan ma soprattutto grandissimo tifoso del Monza.
All’epoca della presentazione della nuova società Silvio Berlusconi si lanciò in una delle sue promesse. Tante ne fece sia da presidente del calcio che da politico. Per la verità mantenendone parecchie, a cominciare dalla vittoria della Champions League e dello scudetto nel giro di pochi anni.
La promessa di Silvio Berlusconi fu molto chiara: “Porteremo il Monza nel calcio che conta, dove merita di stare e dunque in Serie A. Lo faremo al massimo entro tre stagioni”.
Allo scadere della terza stagione il Monza è in Serie A. Nel frattempo lo Stadio Brianteo è stato rinnovato. I cantieri aperti intorno a un impianto relativamente nuovo, che ha una ventina di anni di vita ma che era sovradimensionato rispetto alle esigenze del club e che aveva non pochi problemi, sono stati molti.
Oggi il Monza ha la garanzia a fronte di alcune migliorie di poter giocare regolarmente nel suo stadio anche la Serie A.
I dubbi di un possibile trasferimento altrove sono stati definitivamente scongiurati. Intorno al Brianteo (oggi ribattezzato U-Power Stadium) si stanno già allestendo i primi cantieri che riguardano biglietterie, parcheggio e tornelli elettronici.
Ma Galliani rilancia: “Acquisendo la società abbiamo preso la responsabilità di migliorare anche il suo stadio. Il nostro programma di rilancio dell’impianto sarebbero proseguiti anche se fossimo rimasti in Serie B. Fin da subito – dichiara il massimo dirigente brianzolo – posso dire che se il Monza dovesse garantirsi la permanenza nel massimo campionato siamo pronti a realizzare uno stadio completamente nuovo, sul modello della Dacia Arena di Udine. Comodo, funzionale, di alta rappresentanza. Il nostro obiettivo è quello di essere in campo nel nostro impianto fin dalla prima giornata di questo campionato. Se non dovessimo farcela, sarà per la seconda”.
In realtà la dichiarazione di Adriano Galliani è significativa. Perché la proprietà dello stadio Brianteo, dei cui lavori di ristrutturazione fino ad oggi la nuova società del Monza si è assunta a tutti i costi, appartiene in realtà al Comune. Che proprio in queste ultime ore ha cambiato sindaco, passando dal centrodestra al centrosinistra. Una presa di posizione, se non politica, sicuramente di opportunità da parte di Galliani che dichiara il Monza pronto, autonomo e maturo a costruire una casa propria indipendentemente da quella che sarà la destinazione del Brianteo.
Il Monza giocherà la prima giornata di campionato della sua storia in casa contro il Torino il 14 agosto. Tornerà al Brianteo due settimane dopo contro l’Udinese.
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