In una stagione di Formula 1 che vede rapporti molto tesi tra alcune scuderie, ci sono alcuni team che rischiano code legali in tribunale con i propri ex piloti
Non c’era alcun dubbio che tra la Haas e Nikita Mazepin le cose fossero finite nel modo peggiore.
Come noto, infatti, il pilota era stato letteralmente escluso e licenziato dalla scuderia dopo l’invasione della Russia in Ucraina.
Formula 1, il caso Mazepin
Mazepin, figlio di uno dei principali sponsor della scuderia, brand immediatamente rimosso dalla livrea dell’automobile, è stato uno dei primi atleti a pagare personalmente quella che in definitiva è stata una scelta politica molto controversa e non sempre condivisa.
La discussione in questi giorni, poi, soprattutto per quanto riguarda il torneo di Wimbledon con l’embargo di tennisti russi e bielorussi, è attualissima.
Mazepin vuole essere pagato
Le frecciate da parte di Mazepin nei confronti della Haas, e in particolare di Mick Schumacher con il quale il pilota russo aveva un pessimo rapporto fin dallo scorso anno, quando i due ancora correvano insieme, non sono mai mancate. Anzi, hanno caratterizzato gran parte della stagione. Mazepin, di tanto in tanto, torna a manifestare le proprie idee con le quali definisce un bidone la macchina e due miracolati le attuali prime scelte del team, il danese Magnussen oltre a Schumacher.
Mazepin, licenziato in tronco, deve afffrontare anche altri problemi. Il pilota russo, ovviamente, ha impugnato il proprio contratto e cercherà di far valere le proprie ragioni di fronte a un tribunale civile che potrebbe costringere la Haas a versargli una consistente buonuscita.
L’ultimo attacco di Mazepin, peraltro, riguarda il passato: “La questione non è tanto quanto mi verrà dato e quanto mi dovrebbe spettare – ha dichiarato il pilota russo nel corso di una intervista esclusiva – in realtà la Haas mi deve ancora un sacco di soldi di stipendi relativi alla scorsa stagione. La Haas non ha rispettato obblighi contrattuali evidenti – ha concluso Mazepin – ma che nemmeno mi paghino il lavoro che ho già fatto e che risale alla stagione scorsa è quantomeno vergognoso”.