Gregorio Paltrinieri sottotono negli 800 stile libero, prima finale della quinta giornata di nuoto a Budapest nei mondiali, medaglia d’argento nei 50 rana per Nicolo Martinenghi
Nicolò Martinenghi va vicinissimo alla grande impresa di una doppietta nei 50 rana. Questione di dettagli, e forse di un tuffo imperfetto. Tre centesimi gli costano il secondo oro di questi mondiali: per lui “solo” argento”-
Quarto posto per Gregorio Paltrinieri parte intenso, resiste, cerca di stroncare la concorrenza. Ma perde il titolo di campione del mondo degli 800 stile libero in un finale micidiale e di altissimo livello.
Vince l’americano Bobby Finke, protagonista di un rush strepitoso davanti al tedesco Wellbrock e all’ucraino Miranchuk. Una gara difficilissima per Greg, reduce da due titoli mondiali di fila in una concorrenza mai così alta come in questa edizione.
“Greg” sapeva di non essere nelle condizioni di poter conquistare un risultato di alto livello. E si accontenta accettando il verdetto della vasca: “Tempo a parte so di avere fatto quello che potevo fare per come mi ero preparato. C’è tempo per migliorare e per altri obiettivi. Sono comunque contento. É un buon lavoro che sicuramente ora non paga ma mi sarà utile più avanti”. Sesto posto per Gabriele Detti.
Tre centesimi…. Un nulla impedisce a Nicolò Martinenghi di conseguire la doppietta nei 50 rana dopo la vittoria nei 100, il primo oro italiano di questa rassegna. Una partenza appena un pochino perfettibile è costata la vittoria al giovanissimo ranista che ha dovuto recuperare piazzandosi davanti ad Andrews ma non a Nick Fink, oro con Cerasuolo, 18 anni, eccellente quinto posto.
Solo quinta l’Italia nella prova conclusiva della serata la 4×100 mista mista con la squadra azzurra seconda nella prima metà della gara affidata a Ceccon e Martinenghi. La frazione di Elena Di Liddo ci vede rimontata dal Sudafrica, poi anche Olanda e Regno Unito ci allontanano dal podio.
C’era Alberto Razzetti nella finale dei 200 delfino che pur con tempi di tutto rispetto non ha potuto far altro che il comprimario di fronte alla prova folle dell’idolo di casa Kristof Milak che vince a mani basse con il nuovo record mondiale in 1.50.34, polverizzando il primato di un mostro sacro come Phelps. Razzetti chiude settimo.
Nella 200 stile libero femminile, la prima dopo l’epopea di Federica Pellegrini vince la cinese Yang.
Nel frattempo continua comunque ad arricchirsi il medagliere dei Mondiali di nuoto di Budapest per la squadra azzurra che oggi ha conquistato il bronzo nel team tech di sincronizzato. Una medaglia preziosa alle spalle di una Cina assolutamente irraggiungibile e di un Giappone meritevole dell’argento.
Per l’Italia è l’11esima vittoria del sincro, primo podio per la squadra composta da Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru ed Enrica Piccoli – guidate dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dal tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli.
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