L’Apache Carlos Tevez è già al lavoro pochi giorni dopo avere annunciato il suo addio al calcio giocato, ma in un ruolo per lui completamente nuovo
Una decisione repentina, non annunciata, improvvisa. Per certi versi anche clamorosa considerando che fino a pochi giorni fa tante squadre avrebbero disperatamente voluto vederlo in campo da attaccante titolare.
E invece Carlos Tevez cambia tutto. E accettando la prima offerta davvero concreta che gli viene proposta, diventa il nuovo tecnico del Rosario Central. Una panchina non comodissima, di un club ambizioso che si ritaglia perfettamente su quelle che sono le caratteristiche bizzose e di grande agonista di un calciatore che ha fatto epoca.
D’altronde le sfide sono un tema conduttore per Tevez. Dal Boca Juniors alla Cina passando da Brasile, Inghilterra e Italia senza farsi mancare niente. Il Rosario Central arriva da un periodo di crisi terribile, i fan sono sul sentiero di guerra. E l’arrivo di Tevez serve anche a dare ai tifosi un personaggio carismatico che non si tirerà indietro di fronte a una squadra da ricostruire completamente.
In panchina lo affiancherà Chapa Retegui con uno staff piccolo e di fedelissimi: “Ho scelto di allenare perché era la mia prima opzione – dice Tevez – e ho scelto il Rosario perché so che posso fare bene in un progetto dove bisogna costruire molto e partire quasi da zero”.
Retegui, non noto al grande pubblico del calcio è un fuoriclasse dell’hockey: 17 anni di nazionale vincendo l’oro olimpico ad Atlanta nel 1996. Ha vinto tutto. E sa come si vince: “É la persona che serve per ridare ambizione e dignità a un ambiente che deve pensare in grande. Se estse un uomo che sa vincere questo è Retegui”.
L’arrivo di Tevez ha scatenato sentimenti contrastanti enorme tra i tifosi del Rosario Central, una vittoria in quattro partite nel campionato argentino che dopo la riforma prevede un calendario lunghissimo ed estenuante.
Il Rosario Central, i cui tifosi sono soprannominati come la squadra i Canalla, le canaglie, i poco di buono, avrebbero voluto un fedelissimo come Pablo “Vitamina” Sanchez. Ma uno dei nuovi dirigenti – Daniel Angelici, ex del Boca e buon amico di Tevez – ha optato per l’Apache chiedendo alla gente “tempo e pazienza”.
I Canalla non hanno né uno né l’altra. E già dalla prossima gara l’Apache è sotto esame: esordio in casa con il Gimnasia Y Esgrima La Plata.
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