Sarà il torneo di Wimbledon più povero della storia, nelle ultime ore si registra un’altra clamorosa assenza
Cominciano a essere davvero molto significative le assenze dell’ormai imminente torneo di Wimbledon, terzo appuntamento dello Slam di tennis.
Anche l’ex numero 1 del mondo del tabellone femminile, la giapponese Naomi Osaka, ha infatti confermato la sua assenza al prestigioso torneo londinese.
Wimbledon, assente anche Osaka
Una scelta determinata non soltanto dal fatto che il torneo, quest’anno, sarà in tono minore anche in considerazione della decurtazione dei punti a ATP e WTA causata dall’embargo deciso dall’organizzazione nei confronti dei tennisti a russi e bielorussi per la nota crisi internazionale con l’Ucraina. Il problema di Naomi Osaka, in realtà virgola è fisico. Si tratta di un fastidiosissimo infortunio al tendine d’Achille della caviglia sinistra che continua a tormentarla dopo il torneo di Madrid.
Rientro da definire
Costretta ad abbandonare il torneo di Roma rinunciando di fatto a una buona preparazione in vista degli internazionali di Francia del Roland Garros, Naomi Osaka ha cercato di ridurre al minimo indispensabile gli allenamenti in vista di Wimbledon. Ma riposo e terapie, fino a oggi, non sono servite assolutamente a nulla. Di qui la decisione di annunciare, fin da subito, la sua rinuncia alla presenza al torneo londinese.
Una decisione che Naomi Osaka ha ufficializzato con un post video sui suoi account social, corredato da alcune immagini in un suo bizzarro allenamento all’interno di una piscina, mentre cammina su un tapis roulant subacqueo.
Naomi Osaka in questo momento, è al numero #43 del ranking mondiale WTA, precipitata in classifica dopo le difficoltà evidenziate lo scorso anno che l’avevano vista ritirarsi per un lungo periodo, anche per questioni di carattere emotivo e personale dalle competizioni. Laconico il suo commento: “Sono costantemente alla ricerca delle migliori condizioni possibili – dice la Osaka – e in questo momento sono ben lontana dal potermi considerare competitiva. Continuerò il mio recupero ma, al momento, non sono in grado di dare una risposta sui tempi e i modi del mio recupero”.