US Open 2022 come Parigi o Wimbledon? La decisione ufficiale sui tennisti russi e bielorussi, non ci saranno nuovi ripensamenti
Il mondo del tennis si avvicina a grandi passi al terzo Slam dell’anno. Tutti in campo a Wimbledon dal 27 giugno, anche se in realtà non ci saranno tutto. Perché l’All England Club che organizza il torneo da mesi ha escluso i tennisti russi e bielorussi, ma non sarà così per gli US Open 2022.
Gli organizzatori statunitensi infatti hanno comunicato la loro decisione ufficiale. I tennisti provenienti da Russia e Bielorussia potranno giocare regolarmente il torneo sul cemento di Flushing Meadows, al via dal 29 agosto all’11 settembre. La USTA (United States Tennis Association) ha scelto di adottare la stessa linea sposata anche dal Roland Garros: tutti in campo ma senza bandiere, come è stato anche nelle ultime Olimpiadi Invernali
“Ci rendiamo conto – scrive USTA – che ogni organizzazione ha a che fare con diverse circostanze che influenzano le proprie decisioni. Basandoci sulla nostra situazione, permetteremo a tutti i giocatori eleggibili di competere nel torneo, senza nessun riferimento alla nazionalità. Gli atleti russi e bielorussi gareggeranno normalmente sotto bandiera neutra, come accaduto nei tornei delle scorse settimane e al Roland Garros”.
US Open 2022 come Parigi o Wimbledon? Tutti dentro senza nessuna eccezione
Questo significa quindi poter rivedere in campo il campione in carica e numero uno del mondo Daniil Medvedev, ma anche l’attuale numero 8 Andrej Rublev E poi Karen Khachanov, Aslan Karatsev e il bielorusso Ilya Ivashka mentre in campo femminile, tra le altre ci saranno la semifinalista della scorsa stagione Aryna Sabalenka, Anastasia Pavlyuchenkova, Victoria Azarenka e Daria Kasaktina.
Un modo anche per tenere tranquilli ATP e WTA che invece avevano tolto a Wimbledon i punti per i rispettivi ranking e quindi tutto tornerà normale. O forse no perché il Ministro ucraino della Gioventù e dello Sport, Vadym Gutzayt, solo poche ore prima aveva ribadito come fosse inaccettabile che atleti russi e bielorussi possano partecipare alle competizioni internazionali. “Gli atleti ucraini sono pronti a bloccare la loro attività e boicottare le competizioni“.
Sullo sfondo poi c’è il dubbio sulla partecipazione di Nole Djokovic in base alle norme americane sull’ingresso nel Paese. Al momento il vaccino contro il Covid è requisito fondamentale e non risulta come il campione serbo lo abbia fatto, ma è un’altra storia.