Il Perù di lapadula esce battuto ai calci di rigore dall’Australia che si qualifica così per la fase finale dei mondiali 2022 in Qatar
Con la riconferma dell’Ecuador nonostante la brutta vicenda riguardante la certificazione non del tutto regolare del cartellino di Byron Castillo, manca ormai solo una squadra a completare il quadro delle partecipanti ai Mondiali 2022.
La 35esima iscritta, infatti, è l’Australia che nel playoff intercontinentale in programma ieri allo stadio di Al Rayyan ha battuto soltanto ai calci di rigore il Peru.
Non una bella partita per la verità in un meccanismo che gli organizzatori hanno voluto concentrare interamente nelle stesse strutture che a novembre cominceranno a ospitare la fase finale dei Mondiali.
L’Australia arrivava da una vittoria di misura nello spareggio asiatico. I Socceroos, che ormai da anni fanno parte della Federazione dell’Asia, avevano eliminato gli Emirati Arabi Uniti. Lo spareggio decisivo vedeva la quinta potenziale squadra asiatica contro la quinta classificata sudamericana, alle spalle di Brasile, Argentina, Ecuador e Uruguay: il Perù.
Perù e Australia, per altro, si erano affrontate anche al Mondiale del 2018 in Russia, nella fase a gironi. Era l’ultima partita, entrambe erano già eliminate, ma la formazione dei Los Incas portò a casa una vittoria inutile ma bene augurante.
in campo le cose sono andate in modo completamente diverso. Partita condizionata da pochissime occasioni da gol, davvero non molto spettacolare, nel corso della quale entrambe le formazioni sono state molto più attente alla fase difensiva che a quella offensiva.
Appena qualche iniziativa in più da parte del Peru, concentrata intorno a Gianluca Lapadula, giocatore italiano ma con doppio passaporto in forza quest’anno al Benevento. Ne è uscita una partita bloccata, poco entusiasmante, che ha avuto la sua naturale conclusione ai calci di rigore dopo che anche i tempi supplementari si sono conclusi non solo senza gol, ma praticamente senza nemmeno un tiro in porta.
La sorpresa, che poi risulterà decisiva, è quando il CT australiano Arnold decide di mandare in campo il portiere di riserva, Andrew Redmayne, un autentico specialista. Il portiere, 33 anni, tesserato per il campionato nazionale australiano nel Gosford, certo non un nome importante del calcio internazionale è l’eroe di giornata.
Subito un errore di Boyle che si fa parare il primo rigore. Poi pareggiato dallo sbaglio di Advincula con un tiro clamorosamente fuori bersaglio dopo che Lapadula, in campo per tutta la partita, aveva trasformato il proprio senza indecisioni. Redmayne, muovendosi nervosamente sulla linea di porta, ipnotizza Valera che sbaglia il tiro probabilmente più importante della sua vita all’11esima conclusione dal dischetto.
Peru a casa e Australia ai Mondiali per la sesta volta con una squadra tutt’altro che straordinaria e senza grandi stelle. Giocherà nel gruppo D insieme a Francia, Tunisia e Danimarca.
Questa sera alle 20 l’ultimo playoff tra Nuova Zelanda, designata dal girone dell’Oceania, e Costa Rica, prima esclusa dalle qualificazioni di centro-nord America.
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