Sta diventando una vera e propria emergenza internazionale quella di incidenti e scontri tra tifosi sui campi di calcio
La settimana scorsa un morto in Argentina, qualche settimana fa un morto e decine di feriti per una partita di Coppa nazionale in Grecia. Gravissimi gli incidenti di pochi giorni fa anche in Slovacchia.
In Messico sono in questi giorni sotto processo oltre sessanta persone arrestate negli scontri gravissimi avvenuti alcuni mesi fa a Queretaro, gara e campionato sospeso.
Calcio, ancora violenza sui campi
Sta diventando una situazione decisamente inaccettabile quella che dopo la calma forzata legata alla pandemia, e agli stadi chiusi a causa del lockdown, vede di nuovo scatenarsi un’ondata di violenza senza precedenti sui campi di calcio. Anche in UEFA Nations League, incontri di fine stagione che hanno poco più dell’amichevole, si sono registrate molte tensioni nel corso dell’ultimo fine settimana. Gli episodi più gravi ancora una volta in Grecia, allo stadio Panthessaliko di Volos dove era in programma il match del Gruppo 4 di League C di Nations League tra gli ellenici e il Kosovo.
Scontri, incidenti e lancio di fumogeni
Tra tifoseria greca e kossovara si sono sempre verificate forte tensioni anche per questioni di carattere politico legate alla recente indipendenza della repubblica del Kosovo. Questioni che con il calcio non hanno niente a che fare. Fino a quando la partita è rimasta sullo 0-0 la situazione sugli spalti, per quanto tesa, tra cori di scherno e insulti, è rimasta sotto controllo. Poi, il gol del vantaggio dei padroni di casa di Giakoumakis, al 71’, ha scatenato il finimondo.
In uno stadio nemmeno a due terzi della sua capienza, nel piccolo spazio riservato alla tifoseria ospite – non più di 200 persone – sono iniziati scontri molto violenti. Un fitto lancio di fumogeni è partito dalla tifoseria greca verso quella kosovara. La polizia ha iniziato a presidiare i cancelli esterni per evitare che i tifosi entrassero in contatto. Ma in campo i giocatori hanno chiesto all’arbitro di sospendere l’incontro. Tra questi l’ex attaccante della Lazio Vedat Muriqi, oggi al Maiorca: “Si ammazzano…. Non si può giocare così”.
Calcio e incidenti, partita sospesa
La partita è rimasta sospesa per alcuni minuti. Oltre ai fumogeni sono volate bottiglie, oggetti, anche pietre. Un’azione che sembrava per la verità organizzata e pronta a esplodere.
Alcuni tifosi kosovari sono entrati in campo, non per minacciare l’invasione ma per evitare di essere colpiti. E la sospensione si è prolungata a lungo prima che la gara si concludesse in forte ritardo (2-0 per la Grecia).
La delegazione kossovara ha presentato una riserva scritta al direttore di gara, l’austriaco Weinberger, su quanto accaduto. Mentre Muriqi a un certo punto aveva chiesto il ritiro della squadra dal campo. Il risultato è stato omologato. Ma su quanto avvenuto sugli spalti ci si attende una decisione dura da parte della commissione giudicante della UEFA.
Un momento degli incidenti
Kosovo fans were attacked with light flares from Greece stands. Images from Kosovo sport reporters in the stadium #GREKOS #UEFA #NationsLeague pic.twitter.com/80llJRn0ml
— Bujar Mehmeti (@Bujar_Mehmeti) June 12, 2022