“Mi resta solo il suicidio”, shock nel mondo dello sport: lacrime e disperazione sui social

“Mi resta solo il suicidio”, shock nel mondo dello sport: lacrime e disperazione sui social. Un tragico episodio sta scatenando una raffica di polemiche. La rabbia degli appassionati

Un’altra tragedia, probabilmente evitabile, sconvolge il mondo dello sport. Un lutto che oltre a rabbia e dolore ha scatenato le inevitabili e legittime polemiche. Non è la prima volta purtroppo che succede ed è possibile che non sia neanche l’ultima. Ma ora è accaduto e il mondo dello sport si interroga sulla necessità di porre un freno alle discipline potenzialmente più violente.

Stiamo parlando di quella che una volta venne definita la ‘nobile arte’, la boxe. Nella storia di questo sport i lutti si sono succeduti ad intervalli quasi regolari fino a qualche anno fa, ma ora un nuovo dramma ripropone il problema dell’eccesso di violenza nel pugilato.

E’ accaduto in Sudafrica lo scorso fine settimana, ma la notizia è arrivata a noi solo qualche ora fa.

Tifosi
Tifosi in lacrime (Ansa)

L’evento tragico si è verificato in Sudafrica, nel corso di un incontro tra due pugili del tutto sconosciuti al grande pubblico, Suphesivile Mutunguia e Simiso Buthelezi. Quest’ultimo ad un certo punto, all’improvviso e nello stupore generale, ha iniziato a mulinare una serie di colpi a vuoto come se avesse davanti a lui un avversario immaginario, o comunque invisibile.

Buthelezi, in evidente stato confusionale, era vittima di una grave emorragia cerebrale che purtroppo lo ha stroncato subito dopo il suo ricovero in ospedale.

La vicenda ha fatto il giro del mondo grazie a un video e ad alcuni scatti pubblicati sui social: i due pugili, entrambi sudafricani, erano dei perfetti sconosciuti anche agli appassionati di boxe ma questa storia, a causa del suo tragico epilogo, ha impressionato l’opinione pubblica.

Shock nel pugilato. Mutunguia: “Mi resta il suicidio”

Pugile morto
Pugile morto (Ansa)

Una domanda circola da qualche ora: Simiso era nella condizioni di salire sul ring? Il suo allenatore ha assicurato di sì, ma una commissione incaricata di ricostruire l’accaduto dovrà accertare come siano effettivamente andate le cose.

Ed è proprio a causa dei tanti commenti che ora Mutunguia minaccia il suicidio: “Ho ricevuto pesanti critiche e insulti sulle piattaforme social quando Simiso è stato ricoverato in ospedale. Ora che è morto la situazione è peggiorata“, ha dichiarato.
Insulti che il pugile non merita, anche perché dalle immagini che circolano si vede chiaramente come lui non abbia inferto colpi particolarmente cruenti all’avversario prima che succedesse l’irreparabile.

 

Gestione cookie