Il futuro di Gnonto è già scritto: a svelarlo è stato il padre! Il giovanissimo attaccante si sta mettendo in mostra con la maglia azzurra
Dopo l’ottimo spezzone contro la Germania, Mancini ha deciso di farlo giocare titolare contro l’Ungheria ricevendo un buon feedback. Intanto sul mercato molte big si sono segnate il suo nome in agenda.
E’ l’Italia di Wilfried Gnonto. Il giovanissimo attaccante, classe 2003 è diventato la mascotte della squadra di Mancini, oltre che un talento su cui puntare. Tra canzoncine tirate fuori dai tifosi dello Zurigo (dove gioca) e simpatia innata gradita al gruppo azzurro, ha portato una ventata di freschezza davvero molto utile. Dopo la manciata di minuti contro la Germania, condita dall’assist per Pellegrini, ieri ha giocato dal 1′, portando a casa una sufficienza larga. Rapidissimo, piuttosto freddo sotto porta (quest’anno 10 gol in Svizzera) e molto generoso. I punti di riferimento per Gnonto sono chiari: da Sterling a Ribery, andando a disturbare addirittura Leo Messi. Tutti campioni che lo hanno ispirato e a cui cerca in qualche modo di rubare qualcosa con gli occhi. Di certo il suo ottimo rendimento anche con le nazionali giovanili (5 gol in 10 presenze con l’Under19) lo hanno messo sul taccuino di molti operatori di mercato. A 18 anni è merce rara Willy e potrebbe presto tornare in Italia.
Il futuro di Gnonto è già scritto: “Sogna di tornare nell’Inter”
A parlare del suo possibile futuro è stato il padre, Boris Noel Gnonto, ospite della trasmissione di Radio Rai “Un giorno da pecora”.
“Mio figlio è interista, il suo sogno è tornare a giocare con i nerazzurri, si è dispiaciuto quando è andato via. Ora in pochi giorni gli è cambiata la vita e siamo contentissimi per lui“. Per quanto riguarda appunto i modelli da emulare, il padre di Gnonto non ha dubbi: “È pazzo per Leo Messi. Pensate che la scorsa settimana è rimasto un’ora davanti allo spogliatoio dell’Argentina per farsi fare l’autografo. Ma capiterà di nuovo, magari per scambiarsi le maglie“.
Prima però deve pensare agli esami di maturità: “Gli ho dovuto portare i libri per studiare in ritiro. Mi ha detto: ‘papà portameli perché mi sa che resterò qui per un bel po’“.