Benzina e diesel addio, storica decisione di un grande costruttore mondiale. Siamo vicino ad una vera rivoluzione, ecco quando succederà
La rivoluzione verde nel mondo della mobilità non è solo un bel modo per riempirsi la bocca, ma un fatto concreto. A partire dal 2035 in tutta Europa potranno circolare solo modelli elettrici oppure ibridi e quindi molte Case si stanno già adeguando.
Come il Gruppo Stellantis e in particolare Fiat che ha preso una decisione tanto storica quanto immediata. Dal 1° luglio in Gran Bretagna, Paese nel quale c’è molta più attenzione rispetto al nostro anche per le colonnine di rifornimento, dal 1° luglio 2022 non saranno più in vendita modelli della Casa torinese a benzina e diesel. I clienti dai concessionari potranno acquistare solo vetture ibride ed elettriche. E la stessa decisone è stata presa anche in Francia, sia da Fiat che da Jeep, due marchi di punta del Gruppo Stellantis.
Fiat in particolare nel settore elettrico sta vivendo un momento d’oro. Nel 2021 ha registrato un +88,3% delle vendite, ma c’è un motivo in più per accelerare. Dal 2030 in tutto il Regno Unito saranno assolutamente vietate le auto a benzina e a diesel e quindi è meglio portarsi avanti con il lavoro.
Benzina e diesel addio, storica decisione: cosa succederà adesso in Italia?
Il cammino di Fiat nel campo delle vetture elettrice era cominciato con il lancio di Panda e 500 Hybrid ed è poi andato avanti anche con la Nuova 500 totalmente elettrica. Ed è un processo in continua evoluzione, perché Fiat ha già deciso di abbandonare del tutto dal 2025 la produzione di modelli a benzina e Diesel per diventare un marchio full electric nel 2030.
La stessa decisione è stata presa anche da Jeep che almeno sul mercato francese sarà l’addio ai motori che non siano elettrici e ibridi. Resteranno il lsitino solo le vetture ‘pulite’ come le ibride plug-in 4xe (Compass, Renegade e Wrangler) ma anche le e-Hybrid Renegade e Compass. Presto inoltre arriveranno anche i primi modelli full electric, Wrangler e B-Suv.
In Italia invece siamo ancora indietro, anche perché gli incentivi dedicati al comparto delle auto elettriche e ibride sono ancora insufficienti per coprire la richiesta. Ma Fiat fa un passo avanti che non può essere rinviato, anche da noi.
