Nella stagione praticamente perfetta del Real Madrid che con Carlo Ancelotti ha appena festeggiato la sua 14esima Champions League c’è anche qualche motivo di disappunto
Il Real Madrid e Gareth Bale hanno annunciato la conclusione del loro rapporto. Il gallese ha salutato il pubblico del Real con un tweet e ora è sul mercato, disponibile a parametro zero.
Una decisione che era nell’aria. Perché Bale, impegnato nei prossimi giorni nell’ultimo playoff europeo per iscriversi ai Mondiali 2022 con il Galles, ha giocato poco ed era stato platealmente contestato dalla tifoseria merengue in più di un’occasione.
Per la verità nel corso delle ultime settimane Bale era anche sceso in campo e Carlo Ancelotti aveva in qualche modo chiesto al pubblico di rispettarlo, di non contestarlo. Il che aveva quasi lasciato ipotizzare che la cucitura tra giocatore e tifoseria si potesse in qualche modo ricucire.
Bale lascia il Real Madrid dopo nove anni. Era arrivato ai Blancos nel 2013 dal Tottenham, uno degli investimenti più onerosi nella storia del club. Il suo contratto era stato rinnovato una prima volta ma qualche infortunio e alcune tensioni con Zidane lo avevano messo ai margini del progetto. Al punto che Bale fu girato di nuovo al Tottenham in prestito. A rivolerlo in gruppo era stato proprio Ancelotti che, richiamato al Real Madrid, aveva preteso che in squadra ci fosse anche lui. Altro infortunio e un paio di episodi non apprezzati dai tifosi. Ad esempio che Bale si fosse reso indisponibile con il club per poi giocare regolarmente nelle qualificazioni al Mondiale 2022. Qualche tempo fa un suo ingresso in campo era stato accolto da fischi e ululati. Ora l’addio. A parametro zero, nell’anno del Mondiale e a 32 anni, Bale diventa uno dei tanti giocatori interessanti di un mercato che punta molto su giocatori svincolati.
Queste le parole dell’addio di Bale, pubblicate sui suoi social
“Scrivo questo messaggio per dire grazie a tutti i miei compagni di squadra, passati e presenti, i miei manager, lo staff e ai fan mi hanno sostenuto.
Sono arrivato qui 9 anni fa come un giovane che voleva realizzare il mio sogno di giocare per il Real Madrid. Indossare questa maglia, portare lo stemma sul petto, giocare al Santiago Bernabéu, vincere titoli e far parte di ciò per cui è così famoso questo club, vincere la Champions League.
Ora posso guardare indietro, riflettere e dire con onestà che questo sogno è diventato una realtà e molto, molto bella.
Far parte della storia di questo club e ottenere ciò che abbiamo ottenuto mentre ero un giocatore del Real Madrid, è stata un’esperienza incredibile che non dimenticherò mai.
Voglio anche ringraziare il presidente Florentino Perez, Jose Angel Sanchez e il consiglio per avermi dato l’opportunità di giocare per questo club.
Insieme siamo riusciti a trasformare in realtà dei momenti che vivranno per sempre nella storia di questo club e del calcio”.
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