Nazionale, Mancini ha le idee chiare: il piano per il futuro. Dopo la sfida con l’Argentina si aprirà un nuovo ciclo per gli Azzurri
Questa sera a Wembley va in scena l’ultima gara del blocco campione d’Europa lo scorso anno. Per segno di riconoscenza il ct concederà ai protagonisti della rassegna continentale di giocarsi anche “La Finalissima”.
Il futuro della Nazionale italiana di calcio si va via via diradando. Dopo il fragoroso tonfo casalingo contro la Macedonia del Nord, che ci ha estromesso per la seconda volta consecutiva dalla fase finale di un Mondiale, ora è tempo di ripartire. Inizialmente non era così chiaro se Roberto Mancini avrebbe accettato di restare sulla panchina azzurra, nonostante la fiducia del presidente Gravina e il contratto blindato per altri 4 anni. Adesso l’ex tecnico dell’Inter ha invece le idee chiare su come rilanciare un progetto che è passato dalle stelle alle stalle in meno di 12 mesi. Prima di pensare al futuro, però, questa sera a Wembley c’è una gara molto importante da disputare, contro l’Argentina. “La Finalissima”, che mette di fronte i vincitori dell’Europeo e i campioni del Sud America, sarà disputata proprio a Wembley, teatro del trionfo italiano.
“Sarà la gara che concluderà un ciclo – ha detto il ct dell’Italia in conferenza -. Non vuole dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire il loro reale valore e se potremo contare su di loro per il futuro“.
Proprio a proposito del futuro Mancini spiega cosa ha in mente: “Intanto devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi però servirà coraggio, perché sarà un gruppo più giovane e che andrà supportato in modo diverso. Anche questa comunque sarà una cosa bella da fare. Non cambieremo tutta la squadra, ma nelle quattro partite (quelle di Nations League) qualche giovane verrà inserito. Poi è chiaro che non andremo a giocare per perdere, andremo lì per vincere“.
Parlando nello specifico di questa sera, non poteva mancare anche un ultimo pensiero a Diego Armando Maradona, a cui è stata intitolata la coppa in palio.
“Io ho avuto la fortuna di giocarci contro tanti anni ed è stato un grande onore per noi italiani e per i napoletani in particolare. Sarà molto emozionante. Che Diego non sia qui con noi è un grande dispiacere e sarà bello ricordarlo in campo“.
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