RC Auto, occhio alle truffe: l’unico modo per difendersi è questo. I furbetto delle assicurazioni non hanno scampo, scattano i controlli
Non ci sono trucchi o scappatoie che tengono. Tutti i mezzi in circolazioni, a cominciare dalle automobili, possono farlo soltanto se hanno un’assicurazione. Ma i prezzi in Italia portano molti a cercare soluzioni di comodo, sperando di pagare meno.
Occhio però, perché negli ultimi anni si stanno moltiplicando sempre di più le truffe sulle assicurazioni, in particolare online. Compagnie spacciate per vere e che invece non lo sono, prezzi scontatissimi per tagliandi che non sono reali e che ci porteranno sicuramente ad una multa. E così chi è convinto, anche in buona fede, di risparmiare, si ritrova fregato due volte.
Contro questo fenomeno ormai dilagante c’è la presa di posizione ufficiale anche dell’IVASS, l’istituto che in Italia vigila sulle assicurazioni. L’ultima proposta, che potrebbe presto diventare concreta, è quella di compilare e pubblicare una ‘white list’ dei siti internet di intermediari assicurativi regolari. Un modo per aiutare i consumatori a muoversi entro i termini della legge senza rischiare nulla.
RC Auto, occhio alle truffe: i metodi legali per opporsi a chi cerca di fregarci
Ma quali sono i metodi che ogni automobilista o motociclista può utilizzare per difendersi dalle truffe sulle RC Auto e Moto? Solo nel corso del 2021 l’IVASS ha segnalato 219 siti internet irregolari e poggi almeno 9 su 10 risultano offline. I consigli per non farsi fregare sono moti e chiari.
Anzitutto controllare le modalità di pagamento. Mai farlo su carte di credito ricaricabili o prepagate, che fanno pensare ad una truffa. I soldi devono essere versati solo a favore di persone e società iscritte agli elenchi delle imprese (italiane o estere ammesse) ad operare in Italia. Quindi verificare sempre he imprese e intermediari siano stati autorizzati controllo il Registro unico degli intermediari assicurativi.
L’IVASS spiega anche che gli intermediari italiani online devono indicare sempre
i dati identificativi dell’intermediario l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata. Ma anche il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVA. Se manca anchje solo uno di questi elementi, meglio diffidare.