Si chiude senza colpi di scena il Giro d’Italia con una breve cronometro da 17.7 chilometri che nel saliscendi intorno a Verona e arrivo all’Arena incorona Jai Hindley
Nessuna sorpresa. L’impresa di ieri di Jai Hindley sulla Marmolada vale la vittoria del Giro d’Italia numero 105 per l’australiano della Boha-Hangsrohe.
Tutto sembrava già scritto prima ancora di partire. Carapaz, in rosa fino a ieri pomeriggio, è crollato sulla salita più dura che ha premiato un outsider rispetto a quelle che erano le previsioni della vigilia. Quelle di un Giro senza Bernal ma pur sempre con Landa e anche con qualche interprete nuovo.
Una cronometro dominata da Matteo Sobrero, che chiude in 22.24” il circuito cittadino veronese con tanta, davvero tanta gente a fare da cornice. Non solo sulla salita di metà percorso e lungo i viali del centro dalla stazione fino a piazza Brà e dentro l’Arena. Dietro di lui Arensman e Van der Poel.
Hindley deve limitarsi a non svenire strada facendo, a non stamparsi in qualche curva. E sta molto attento a non concedere colpi di scena a una corsa ormai scontata.
Classifica cristallizzata con poche variazioni rispetto a quella di ieri. Hindley vince il giro, primo australiano a farlo. Dietro di lui Carapaz, vincitore nel 2019, la cronometro non è certo la sua specialità. E anche se è il suo compleanno nessuno gli fa regali. Tantomeno Hindley. Terzo è Mikel Landa, ancora meno quotato su una frazione così corta. Gli applausi più caldi vanno ad Alejandro Valverde, al suo ultimo giro.
Ma soprattutto a Vincenzo Nibali cui la gente del Giro tributa un omaggio appassionato e commovente. Quasi a volerlo convincere a recedere dal suo proposito di ritiro. Tantissimi applausi per Mathieu Van der Poel, generosissimo come sempre, con impennata all’arrivo ad aggiungere spettacolarità a un giro che ha visto il belga correre senza strategie e senza risparmio. Sempre all’attacco.
Maglia Blu, prima ancora delle salite di ieri, a Koen Bouwman. Maglia ciclamino della classifica a punti per Arnaud Demare. Maglia Bianca del miglior giovane a Juan Pedro Lopez, a lungo in rosa prima dell’avvento di Carapaz, un nome da tenere presente per il futuro, forse già per l’anno prossimo.
Questa la classifica finale del Giro d’Italia.
Questa la classifica finale del Giro d’Italia, edizione n.105
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