Rimane sostanzialmente immutata la classifica generale del Giro d’Italia dopo la diciottesima tappa virgola in volata, a Treviso
Tappa interlocutoria in attesa di quelle che saranno le ultime salite che avvicineranno il Giro d’Italia a Verona dove, domenica, l’ultima tappa a cronometro deciderà le sorti della maglia rosa.
Per il momento tutto resta immutato con Richard Carapaz che conserva con pochi secondi di vantaggio la leadership della classifica generale davanti all’australiano Hindley. Ma da domani, con le ultime montagne, tutto potrebbe cambiare improvvisamente.
Da sottolineare prima della diciottesima tappa il clamoroso addio di uno dei protagonisti piu attesi, il portoghese Joao Almeida, costretto a ritirarsi dopo essere stato riscontrato positivo al punto è l’ennesimo clamoroso ritiro di un Giro d’Italia che negli ultimi giorni aveva perso alcuni protagonisti eccellenti e quasi tutti i velocisti più attesi. Da Cavendish, a Ewans, a Yates che si è ritirato ieri.
Perso uno dei concorrenti più pericolosi per la vittoria finale, Almeida era sicuramente uno degli avversari più difficili considerando la conclusione a cronometro, Carapaz si è limitato a una gara di controllo schierando la propria squadra sulla difensiva e seguendo con un certo distacco tutte le varie fughe che si sono alternate prima di quello che è stato un arrivo atipico.
Una tappa quasi del tutto pianeggiante, nemmeno troppo lunga e con pochissimi strappi a fare selezione. Tutto lasciava pensare un grande arrivo con il gruppo tutto unito. Ma movimentare la corsa ci ha pensato la fuga conclusiva. Affini, De Bondt, Cort Nielsen e Gabburo. I quattro si sganciano prima della salita di Pergine Valsugana arrivando anche a due minuti di vantaggio che a poco a poco si riducono in prossimità dell’arrivo. Ma nemmeno l’ultimo forcing del gruppo riassorbe la minifuga che viene decisa con una volata del tutto inattesa: a vincere è De Bondt davanti a un generosissimo Affini.
Non cambia nulla in classifica generale con Carapaz che mantiene 3” su Hindley, clamorosamente appiedato da una foratura meno di tre chilometri dal traguardo. Ritardo abbuonato e stesso tempo della maglia rosa, così come Landa che resta a 1.05 con Nibali primo degli italiani a 5.48″.
In una sosta per le nazionali balzata agli onori delle cronache come “killer” calcisticamente parlando,…
Illegittimo il licenziamento per giusta causa, Zvonimir Boban ha vinto il ricorso in cassazione contro…
Si è deciso al doppio il quarto di finale di Coppa Davis tra Italia e…
Il cambio di passo alla fine si è formalizzato. A distanza di poche ore dal…
Un terribile lutto ha colpito il mondo dello sport: l'ex stella della nazionale è passata…
Con un comunicato sul proprio sito la Fiorentina ha annunciato il rinnovo fino al 2029…