Leclerc o Sainz, chi è il più forte? Un ex campione non ha dubbi nel giudicare la coppa della Ferrari attesa adesso dall’esame Montecarlo
Al sesto Gran Premio stagionale molti nodi sono già arrivati al pettine. La Red Bull conferma di essere la vettura da battere, la Ferrari è lì vicina e la Mercedes sta risorgendo. Con alcune differenze importanti però e le abbiamo viste al Montmelò.
In red Bull hanno deciso chiaramente chi è la prima guida e non poteva essere altrimenti. Il sorpasso di Verstappen a Perez domenica scorsa, per ordine del muretto, ha chiarito ogni eventuale dubbio. Invece in casa Ferrari ma anche in Mercedes è ancora tutto incerto perché almeno per ora non ci sono ordini di scuderia.
Chi conosce bene la Formula 1 però non ha dubbi e lo dice chiaramente. Come Jacques Villeneuve che dopo il GP di Spagna nel suo intervento su Formule.nl ha chiarito cosa pensa. “Sainz in questo momento sta commettendo troppi errori, chiaramente non è al livello di Leclerc. Finire dietro una Mercedes e perdere così il podio dice non è stata una buona giornata per lui. Leclerc invece ha fatto un giro di qualifica incredibile, ha preso il comando e non ha dovuto spingere. Ci sono così tanti problemi di affidabilità perché i team stanno spingendo i loro limiti”.
Leclerc o Sainz, chi è il più forte? Jean Alesi non scarica lo spagnolo
La Formula 1 però non conosce pause e da venerdì tutti torneranno in pista a Montecarlo, sulla carta una pista favorevole alla Ferrari. Un anno fa Leclerc era in pole ma il botto alla fine delle Qualifiche lo privò della gioia in gara, con Sainz poi secondo al traguardo.
Un altro grande ex della Formula 1 e del Cavallino, Jean Alesi, intervenendo sul ‘Corriere della Sera’ non pensa che Sainz senta il peso di un compagno più forte: “Non credo soffra Leclerc, che ha imboccato subito la giusta direzione e guida a un livello eccezionale. Penso invece che il disagio di Carlos abbia a che fare con la frustrazione che ti prende quando capisci di avere tra le mani una macchina vincente, senza riuscire a sfruttarla al meglio”.
Ma anche lui è convinto che lo spagnolo, ora che conosce quello che deve fare e cosa deve cambiare nella sua guida, saprà come muoversi a partire già dalla prossima gara. A Montecarlo avremo le prime risposte.