Motori

“Non m’ha soccorso nessuno”, foto schock: la denuncia del pilota italiano

“Non m’ha soccorso nessuno”, foto schock: la denuncia del pilota italiano. Un brutto incidente ha funestato gara 2 del MotoAmerica al Virginia International Raceway

Purtroppo, ogni tanto, ancora oggi il mondo del motociclismo è funestato da pericolosi incidenti in pista. Cadute di piloti che spesso si risolvono, per fortuna, solo con qualche leggera escoriazione o al massimo forti contusioni. Ma il rischio di farsi male, o anche qualcosa di peggio, è una condizione con la quale i piloti sono purtroppo costretti a convivere.

Di conseguenza, l’imprevisto per chi gareggia sui bolidi con due ruote è sempre dietro l’angolo. Lo sa molto bene Danilo Petrucci, 31enne pilota ternano per ben sei anni, dal 2015 al 2020, alfiere della Ducati in MotoGP. Qust’anno Petrucci ha lasciato la moto regina preferendo parteicpare alla MotoAmerica SBK. I risultati ottenuti finora sono lusinghieri, ma nell’ultim0 week end se l’è vista davvero brutta.

Ferita di Danilo Petrucci (Instagram)

Danilo Petrucci è caduto ad altissima velocità subito dopo aver tagliato il traguardo di gara 2 del MotoAmerica al Virginia International Raceway. Un incidente dalla dinamica assurda, quasi surreale, che poteva causare conseguenze molto gravi per il pilota ternano della Ducati

Purtroppo la TV americana non ha ripreso gli attimi dell’impatto, nè la lunghissima scivolata di pilota e moto nel prato sul margine destro della pista. Ma è certo, in base al lungo racconto fatto dallo stesso centauro umbro su Instagram, che si è corso realmente il rischio che tutto finisse in tragedia.

“Non m’ha soccorso nessuno”, il drammatico racconto di Petrucci

Danilo Petrucci (Instagram)

Nel post pubblicato su Instagram, Petrucci ha di fatto denunciato la mancanza assoluta di sicurezza sul circuito e la totale assenza di soccorsi. Una durissima presa di posizione destinata a sollevare un polverone.

Solo per informarvi, sono caduto a 280 km/h sulla linea del traguardo che è su un curvone di sesta piena per evitare un mio avversario. Ho buttato giù tre pannelli pubblicitari, ho diverse bruciature e ematomi e un profondo taglio alla caviglia con cinque punti. Ho rotolato per oltre cento metri, una delle più brutte cadute della mia carriera”.

E il peggio doveva ancora venire: “Sono stato più di due minuti sdraiato a terra col rumore delle moto che passavano a fianco senza che nessuno mi aiutasse, fino a quando da solo mi sono alzato e sono andato a piedi al centro medico“.

 

 

 

Vincenzo Maccarrone

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