Calcio

Calcio, violenza botte da orbi nella finale di coppa: feriti e arresti

La stagione del calcio internazionale si chiude con un’altra pagina nera a causa di gravissimi incidenti tra tifosi

La stagione del calcio internazionale che si è riaperta al grande pubblico dopo lockdown, pandemia e stadi chiusi vive un’altra pagina da dimenticare.

Fiamme e incidenti sugli spalti ad Atene

Drammatici eventi che hanno caratterizzato alcune gare di Ligue 1, in particolare le partite tra Marsiglia e Nizza e quella tra Olympique Lione e Marsiglia. In Messico si è rischiato il morto con una vera guerra civile che ha sconvolto il derby tra Atlas e Queretaro.

Calcio, violenza in Grecia

Stavolta l’emergenza è scattata in Grecia dove era allo Stadio Olimpico di Atene era in programma la finale di coppa nazionale tra il Panathinaikos e il PAOK Salonicco. É successo davvero di tutto. Con la polizia impiegata in forze per disperdere i tifosi che cercavano di invadere i settori dei supporter avversari e frequenti interruzioni di gioco.

Incidenti, dentro e fuori dallo stadio

Già prima dell’inizio della partita tanta tensione fuori dallo stadio con la polizia che ha faticato molto a tenere lontane le due tifoserie organizzate che hanno cercato a più riprese di entrare in contatto con molti scontri intorno allo stadio. Feriti, contusi, fermati. Molta paura tra alcuni gruppi di tifosi, famiglie in particolare, che stavano semplicemente cercando di arrivare allo stadio per godersi la partita. La gara è iniziata in ritardo.

Feriti e fermati per la Coppa di Grecia

Poi, dopo il gol decisivo, segnato al 34’ su calcio di rigore da Aitor Cantalapiedra per il Panathinaikos, la situazione è letteralmente precipitata. Alcune centinaia di tifosi del PAOK hanno abbandonato il settore loro riservato nel tentativo di raggiungere quello dei tifosi avversari. Fuori dallo stadio si sono scontrati a lungo con la polizia, costretta a numerose cariche e a un fitto lancio di fas lacrimogeni. Il fumo è penetrato anche all’interno dello stadio dove ci sono stati altri momenti di tensione che hanno costretto il direttore di gara a sospendere il gioco più volte di fronte al rischio di una potenziale invasione di campo.

La piaga della violenza nel calcio è stata affrontata con ancora maggiore durezza dal governo e dalle istituzioni calcistiche soprattutto dopo la morte di un tifoso dell’Aris Salonicco di 19 anni, ucciso a coltellate a

Mauro Marchina

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