Dybala pone un veto: c’è una squadra nella quale non vuole giocare

Le offerte per Paulo Dybala sono molte ma quanto pare non tutte sono gradite al fuoriclasse argentino

La separazione ufficiale e definitiva tra Paulo Dybala e la Juventus è ormai cosa fatta.

Paulo Dybala
Paulo Dybala con la maglia della Juventus (Foto ANSA)

Il fatto che l’argentino non sia stato nemmeno convocato per l’ultima partita di campionato in programma contro la Fiorentina, domenica sera alle 20.45, chiude con il suo addio all’Allianz Stadium la sua lunga parentesi in bianconero.

Le offerte per Dybala

Il mercato, di fatto, è ancora chiuso. I regolamenti ufficializzati dalla Federcalcio al termine del consiglio federale di ieri, aprono la prima finestra dei trasferimenti l’1 luglio. Ma così come è già scontato che Dybala lascerà la Juventus, è altrettanto evidente che la sua destinazione sarà resa nota probabilmente molto prima dell’apertura ufficiale del mercato della prossima stagione.

No al Tottenham

Per Dybala si sono mossi moltissimi club, alcuni dei quali davvero importanti. Si parla di un forte interessamento da parte del Tottenham, anche in considerazione del fatto che Antonio Conte e il dirigente Fabio Paratici sono personaggi che La Joya ben conosce. Per Dybala ci sono almeno due offerte significative dalla Spagna (Atletico Madrid e Barcellona) e non va dimenticato il ballottaggio italiano a tre che vede Milan, Inter e Roma ugualmente interessate al cartellino del giocatore. Per il momento nulla trapela.

Paulo Dybala
Paulo Dybala in un momento di commozione durante una delle sue ultime partite (Foto ANSA)

Tuttavia, la prima trattativa, quella che sembrava anche la più concreta, sembra già essere tramontata. A quanto pare La Joya avrebbe posto il veto su un possibile trasferimento al Tottenham preferendo altre destinazioni. Forse l’Arsenal che proprio nelle ultime ore ha presentato un pacchetto di offerte estremamente interessanti non solo dal punto di vista economico. Dybala è libero, free agent, il suo contratto è scaduto e punta a un accordo non inferiore ai quattro anni.

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