Alberto Dainese in una immagine di repertorio quando vinse l'Europeo giovanile (Foto ANSA)
Non cambia nulla nella classifica generale del Giro d’Italia dopo una tappa interamente concentrata sulla volata finalmente vincente per un italiano
Tappa piattissima, tanto caldo e un ritmo estremamente alto, oltre i 46 km/h di media, decisamente molto più veloce rispetto a quelle degli ultimi giorni.
La frazione emiliano-romagnola del Giro d’Italia da Santarcangelo di Romagna a Reggio Emilia, molto lunga ma priva di difficoltà sostanziale, si chiude come prevedibile in volata. Con Alberto Dainese, campione europeo giovanile Under23 nel 2019, che conquista la sua prima vittoria al Giro davanti a Gaviria, partito troppo presto e beffato negli ultimi centimetri.
La frazione inizia con la delusione per l’assenza di Biniam Girmay, costretto al ritiro dopo l’incredibile incidente avvenuto durante la sua premiazione al termine della splendida tappa vinta ieri sul traguardo di Jesi. Occhio gonfio, e l’eritreo lascia il Giro proprio sul più bello.
La tappa è velocissima, animata da due traguardi volanti e disturbata da un vento particolarmente fastidioso. Un paio le fughe da sottolineare, quelle di Rastelli e Tagliani, che si prende il primo traguardo volante a Toscanella di Dozza, e quello di San Giovanni in Persiceto che vede Richard Carapaz rosicchiare 3”. L’ultima fuga è quella di Dries De Bondt che cerca di reggere ostinatamente fino quasi al termine: ma viene riacciuffato a un paio di chilometri dall’arrivo.
La volata di Dainese è un vero capolavoro. Con Gaviria, anche lui alla ricerca della sua prima vittoria che parte velocissimo, ma forse un po’ troppo presto, Dainese parte da dietro e da una linea esterna. La sua progressione è impressionante e lo vedono bruciare Gaviria di pochi centimetri conquistando la sua prima vittoria al Giro. Si tratta anche della prima vittoria italiana di questo Giro, festeggiatissima dal pubblico di Reggio.
Un paio di cadute senza gravi conseguenze, qualche difficoltà per Ewan, costretto due volte a rientrare nel gruppo, e anche per Van der Poel che ha preferito restare nascosto nel grosso del gruppo.
In classifica generale cambia poco, ma è un passaggio sostanziale: grazie all’abbuono Carapaz affianca Almeida al secondo posto, a 12” da JuanPe Lopez alla sua ottava giornata in maglia rosa.
Domani la 12esima tappa, 204 km da Parma a Genova con tre strappi appenninici di una certa importanza: Passo del Bocco (terza categoria, 957), La Colletta (615) e Trensasco (392) tutti di terza categoria. Due le volate per gli abbuoni a Borg Val di Taro e Gattorna. Suggestivo il passaggio del Giro lungo il Ponte di San Giorgio, il nuovo cavalcavia che è stato costruito a tempo di record al posto del vecchio Ponte Morandi, tragicamente crollato con un drammatico bilancio di vittime. Dopo il transito sulla Sopraelevata, davanti al posto due lunghi rettilinei, viale Brigate Partigiane e via XX Settembre nel cuore della città con arrivo a due passi dalla Fontana di Piazza De Ferrari
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