Esonero Allegri, la società verso una svolta clamorosa: il piano è chiaro. Il tecnico livornese non è più sicuro di restare a Torino anche l’anno prossimo
Al di là del quarto posto ottenuto con anticipo, quello che preoccupa Agnelli e Arrivabene è il livello del gioco espresso quest’anno. Nonostante l’arrivo di Vlahovic davanti si continua a fare fatica.
Il suo ritorno alla base dopo un paio d’anni sabbatici doveva essere il preludio del rilancio in grande stile. Sarri aveva chiuso la serie di scudetti vinti con il nono sigillo, mentre Pirlo si era accontentato di portare a Torino la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Quest’anno la Juventus rimarrà a secco come non accadeva da 11 anni e ha collezionato il minor numero di punti dall’epoca Del Neri. Una serie di campanelli d’allarme che solo in parte possono essere giustificati dalla rifondazione della rosa iniziata la scorsa estate. A giugno bisognerà proseguire nel ricambio generazionale inesorabile, che dopo Chiellini e Dybala vedrà probabilmente salutare anche Alex Sandro e Morata. Bonucci non andrà via ma a 35 anni e mezzo è destinato ad accomodarsi sempre più spesso in panchina. “La Vecchia Signora” ha speso tanto a gennaio per anticipare l’arrivo di un bomber come Vlahovic, vero sostituto di Cristiano Ronaldo. Ora c’è tutta l’intenzione di affidarsi ad un usato sicuro, come Pogba, Perisic e Di Maria, per accelerare anche la crescita dei più giovani vicino a mostri sacri del genere.
Esonero Allegri, la società ci pensa: la quota per gli scommettitori è scesa a 6
Quello che non è più sicuro è se la ricostruzione dei bianconeri sarà sempre nelle mani di Max Allegri. In società sia Arrivabene che Nedved non hanno visto di buon occhio il suo ritorno, voluto fortemente da Andrea Agnelli. Il presidente è il suo miglior sponsor, ma di fronte a risultati così deludenti deve anche ascoltare il parere dei suoi collaboratori. C’è il rischio che nonostante i rinforzi che verranno presi sul mercato, la qualità espressa possa rimanere sempre al di sotto di quanto sperato. Negli ultimi giorni si è parlato spesso di un possibile esonero, clamoroso, alla fine dell’anno. Una presa di decisione che avrebbe dell’incredibile, con un nuovo progetto pronto a partire con un altro tecnico. Anche i bookmakers hanno iniziato a credere a questa ipotesi. L’allontanamento dalla panchina bianconera del tecnico toscano viene pagato 6 volte la posta e comprende sia le dimissioni che il licenziamento. Una quota di gran lunga più bassa rispetto a pochi mesi fa e che sta calando con il passare delle ore. Chissà che oltre a Chiellini e Dybala i tifosi juventini non debbano dire addio anche ad Allegri.