- Il consiglio federale della FIGC ha reso noto quelle che saranno le date che caratterizzeranno l’imminente stagione del calciomercato italiano
Il calciomercato impazza. Anche se di fatto la stagione del calciomercato non è ancora cominciata, e non si aprirà prima di quaranta giorni.
Ma molti contratti sono in scadenza, altri giocatori hanno già chiesto di essere ceduti. E poi da quest’anno cambierà la formula dei prestiti sulla base dei nuovi regolamenti. Quindi agenti e procuratori sono al lavoro da tempo.
Regole nuove
Tuttavia, nel corso del consiglio federale di oggi, la Federcalcio ha definito quelle che saranno le regole per la nuova stagione del calciomercato – ufficialmente campagna trasferimenti – della stagione 2022-23, sia per quanto riguarda la lunga sessione estiva che quella invernale.
Le date del calciomercato
Il calciomercato estivo durerà ufficialmente due mesi. I documenti che comprovano il trasferimento potranno essere depositati presso gli uffici competenti di Federcalcio e Lega Serie A o Serie B da venerdì 1 luglio alle ore 20 di giovedì 1 settembre. Inizialmente si era pensato che anche in considerazione dello slittamento del Mondiale a novembre ci sarebbe stata una calendarizzazione diversa del mercato che invece, sostanzialmente non cambia. Anche se l’agenda italiana sarà anticipata e subirà come tutti gli altri campionati una lunga pausa a novembre.
La finestra invernale del mercato si aprirà lunedì 2 gennaio per chiudersi alle 20 di martedì 31 gennaio 2023. Il consiglio ha approvato queste scadenze con voto unanime.
Ci sono ovviamente alcune eccezioni: i giocatori senza contratto, che potranno trovare collocazione a calendario concluso.
Attenzione poi alle nuove norme sui prestiti. Dal 1 luglio infatti ogni squadra non potrà girare in prestito più di otto giocatori, un numero destinato a scendere nel corso delle prossime e limitato a una sola stagione. Limitato anche il numero di prestiti nei confronti di una stessa società. Una misura che vuole limitare i cosiddetti ‘prestiti mascherati’, utilizzati per questioni di bilancio per spalmare il debito di un acquisto su più anni. E che tuttavia non coinvolge gli Under 21.