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Giro d’Italia, decima tappa, volata vincente per Girmay classica immutata

Nel giorno della ripartenza dopo la seconda sosta, il Giro d’Italia attraversa le Marche e arriva in volata a Jesi

Tappa molto emozionante quella del Giro d’Italia che porta fino a Jesi per un prevedibile arrivo in volata dopo quattro gran premi della montagna di basso profilo e due volate da abbuono.

Biniam Girmay Hailu, ciclista eritreo alla sua prima vittoria al Giro (Foto ANSA)

Una tappa segnata dalla commozione per il ricordo di Michele Scarponi, ricordato dal passaggio dei ciclisti con la realizzazione di un murales e con il ritorno in volo di Frankie, la sua pappagallina che lo seguiva sempre in allenamento.

Giro d’Italia, decima tappa

La corsa si concentra sui pochi secondi di abbuono distribuiti nel corso della tappa e sui gran premi della montagna che non scompaginano più di tanto le strategie di un gruppo tutto sommato sempre piuttosto compatto in attesa delle strategie decisive degli ultimi chilometri.

Ordine d’arrivo e classifica generale

Gli ultimi chilometri vedono tutti gli uomini di classifica in posizione offensiva. Sulla lunga discesa verso Jesi Van der Poel e Carapaz tentano due timidi allunghi che vengono immediatamente controllati. Volata finale che va a Biniam Girmay Hailu, ciclista eritreo che conquista la sua prima vittoria al Giro d’Italia con una lunghissima ed estenuante volata che vede persino sua maestà Van der Poel costretto ad alzarsi dal manubrio e rinunciare. Una splendida vittoria, con l’olandese che per primo abbraccia il ciclista africano congratulandosi dopo la prodezza.

Juan Pedro Lopez, ancora una tappa in rosa (AP LaPresse)

Eloquente il gesto di Van der Poel che all’arrivo gli alza il pollice, come a dire al suo avversario…. “bravo”.

La classifica generale di fatto non cambia. Lopez conserva i soliti 12” su Almeida, 14” su Bardet e 15” su Carapaz con Hindley, reduce dalla splendida del Blockahus, in quinta posizione a 20”.

Domani 11esima tappa, si sale in Romagna – partenza da Santarcangelo – sulle strade che rievocano il mito di Marco Pantani: tappa piattissima con due soli traguardi volanti a Toscanella Dozza e San Giovanni in Persiceto, 203 chilometri con arrivo a Reggio Emilia prevedibilmente di nuovo in volata ma in un contesto non facile tra isole pedonali, dossi e rotonde. Si parte alle 12.20 e si arriva intorno alle 17.15.

 

Mauro Marchina

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